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L’Associazione di promozione sociale e culturale “Tempo di cambiare” ha deciso di promuovere un progetto, la cui struttura ha preso forma nel corso dei dieci mesi di attività della stessa Associazione, che hanno visto alternarsi convegni a sfondo sociale, e serate musicali, per giungere ad un e vento, che si snoda nell’arco di un’intera settimana, dal 13 al 19 luglio, presso il Patty Sport di Gro ttaglie (TA).

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Il progetto “La settimana dell’integrazione” nasce dall’idea di sensibilizzare la cittadinanza alle problematiche relative alle differenze di genere, attraverso l’istituzione di tre convegni sul tema: -giovedì 16 luglio ore 19:00 – Convegno dal tema “Integrazione Possibile” con ospite Giovanni Manoccio, in rappresentanza dello Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Altomonte (CS), insieme all’Assessore alle politiche sociali di Grottaglie, Aurelio Marangella; -sabato 18 luglio ore 20:00 – II Convegno a cura di Libera Taranto -domenica 19 luglio ore 18:00 – III Convegno con ospite: Enzo Pilò, in rappresentanza dello Sprar di Grottaglie.

Inoltre, si disputerà un torneo di calcetto, che vedrà scendere in campo sei squadre, che rappresentano altrettanti Paesi: Albania, Gambia, Mali, Nigeria, Italia e Senegal.
Le serate saranno animate dalla musica di artisti locali (tra cui i Nameless, Ceramick Beats, Massimo Santoro e Don Pizzicati) e cover band (tra cui la Negrita Tribute Band ed i Rosso relativo…), le cui canzoni faranno da sfondo e rivestiranno un’importanza cruciale per l’evento stesso.
Difatti, attraverso l’istituzione di convegni a tema, l’Associazione si preoccupa di informare e sensibilizzare il pubblico, ma è proprio grazie ad elementi quali sport e musica, che si pone l’intento di avvicinare i ragazzi, speranza per il futuro, per un reale coinvolgimento emotivo ed empatico, perché le note di una canzone ed il fiato corto per inseguire un pallone, non siano meri eventi fini a sé stessi, ma siano veicolo di un’unica, grande, possibile e realizzabile integrazione.

Queste serate sono un pretesto per invitare alla tolleranza reciproca, per attenuare e di conseguenza neutralizzare il fenomeno del razzismo.
Che i gusti musicali non siano causa di discussione, che il tifo per due squadre diverse non sia causa di risse, che l’incapacità di guardare oltre il colore della pelle non sia causa di morte.

Questo è il nostro appello, perché, “dopotutto c’è soltanto una razza: l’umanità” (George Moore).

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