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«Il 29 aprile scorso, il Consiglio Comunale di Grottaglie ha approvato all’unanimità, con 13 consiglieri presenti in aula (10 di maggioranza e 3 di minoranza), la delibera del Consiglio per rigettare con forza la proposta avanzata dalla Società Linea Ambiente, ai fini dell’ottimizzazione orografica dei profili attualmente autorizzata del terzo lotto della discarica di La Torre Caprarica, con conseguente aumento dei volumi dei rifiuti da smaltire.» Lo rende noto un comunicato della segreteria cittadina del Partito Democratico di Grottaglie.

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«La delibera – prosegue il comunicato del PD grottagliese – è il frutto del lavoro svolto nella II Commissione Consiliare permanente che, dopo approfondito dibattito, ha espresso la volontà contraria all’accoglimento dell’istanza dichiarando la netta contrarietà ad ogni tipo di ampliamento della discarica.
Le motivazioni sono molteplici, e vanno dal vincolo ambientale e paesaggistico (PPTR) al vincolo aeroportuale (art. 707 del nuovo Codice della Navigazione) ricadenti nell’ area interessata.
Il Consiglio Comunale, quindi, ha condiviso l’istruttoria della Commissione e la relazione tecnica redatta dall’Ufficio Tecnico Comunale rigettando le richieste del gestore della discarica.
Con questo atto il Consiglio Comunale ha voluto inoltre rimarcare l’assoluta contrarietà ad un eventuale Variante Urbanistica, propedeutica e necessaria alla modifica dei profili in altezza della discarica che rappresenterebbe il raddoppio dei volumi dei rifiuti come richiesto.

Esprimiamo – conclude la segreteria cittadina del Partito Democratico di Grottaglie, soddisfazione per il fondamentale ruolo svolto dal Gruppo Consiliare PD, sia in Commissione che nel Consiglio Comunale, determinando un risultato importante a contrasto di ogni possibile ampliamento della volumetria della discarica.

Nello stesso tempo stigmatizziamo la strumentalità del comportamento di alcuni consiglieri di minoranza che a parole si ergono a difensori dell’ambiente, ma al momento giusto si comportano esattamente al contrario.
Gran parte di essi, infatti, pur avendo sottoscritto una richiesta di convocazione della massima assise cittadina, si è dileguata al momento di un voto così determinante per rigettare la richiesta di ingrandimento della discarica.»

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