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«Taranto vive una fase politica ed economica, delicata: il Centrosinistra anziché aggregare tutte le forze facenti parte della coalizione, si spacca, con alcuni personaggi che fanno a gara a smarcarsi ed a cercare posizioni apparentemente più sicure nei confronti dell’elettorato e nei confronti dei poteri forti, servirebbe coesione invece assistiamo allo sfaldamento del centrosinistra.» Lo dichiara Cosimo Borraccino, che in una nota afferma: «Non intendo giudicare alcuno degli amministratori o dei rappresentanti politici che stanno animando, la scena amministrativa locale, però la personale esperienza mi porta a fare considerazioni che ciascun cittadino è libero di fare:che fine ha fatto il patrimonio di idee sullo sviluppo socio-economico dell’area tarantina ed il patrimonio di progetti infrastrutturali, sociali (mi riferisco alle politiche per i giovani, per i disabili e per gli anziani) e culturali avviati?

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Citeró uno su tutti, come esempio, la questione dello ‪schema idrico provinciale che si basa su proposte infrastrutturali di reti idropotabili ed irrigue avviate dalla Giunta Provinciale di centrosinistra e poi interrotte dall’ allora Commissario Straordinario per l’emergenza idrica, nonché
l’allora Presidente della Regione, Fitto.

Era stato già avviato e realizzato – ricorda Cosimo Borraccino – l’insieme delle opere di raccolta e trattamento delle acque del fiume Tara e delle acque affinate dei depuratori Gennarini e Bellavista, quando la gestione straordinaria dell’emergenza idrica, ad impronta del centrodestra, impose lo stop di quel piano idrico sovracomunale.

Da poco la Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese, abbandonato il costoso progetto di ultraffinamento per l’ILVA, hanno ritenuto di riprendere il piano della Provincia. Su questo argomento, di vitale importanza per lo sviluppo turistico ed economico del versante orientale tarantino, pensiamo che il centrosinistra abbia il diritto-dovere di affrontare l’intera problematica; si tratta di uno schema idrico, su base intercomunale, che potrebbe gestire la Provincia di Taranto, ma che politicamente non può vedere Sindaci litigiosi contrapposti
su una soluzione che possa risolvere il problema degli scarichi a mare dei depuratori e l’approvvigionamento idrico delle marine.

Un progetto di tale spessore – afferma Borraccino – dovrebbe vedere l’unanime interessamento di tutto il centrosinistra, che invece è diviso. Auspichiamo perciò che sui grandi temi che interessano il futuro, non solo di Taranto Capoluogo ma anche di tutti i Comuni, si possa realizzare una fase di aggregazione politica in modo da dimostrare ai cittadini tutti la valenza delle proposte del centrosinistra e la reale fattività delle stesse

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