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«Desta grande preoccupazione la condizione di grave difficoltà in cui versano i piccoli produttori pugliesi di uva da tavola, colpiti, da un lato, da una duratura crisi del settore, e, dall’altro, vessati da contratti contenenti condizioni capestro, imposte dalle multinazionali dell’ortofrutta che detengono i brevetti su particolari tipologie di uve apirene (e cioè senza semi), oggi particolarmente richieste dal mercato.» Lo dichiara il consigliere regionale Mino Borraccino, Presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia.

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«Per far fronte a questa situazione – prosegue l’esponente ionico di SI, e per evitare che tanti coltivatori locali soccombano dinnanzi a realtà molto grandi che abusano della loro posizione dominante per limitare la concorrenza e imporre a tutti gli altri condizioni insostenibili, Sinistra Italiana ha presentato una interrogazione all’assessore regionale all’agricoltura, Leonardo Di Gioia, al fine di sollecitarlo a farsi carico del problema, magari istituendo un apposito tavolo tecnico per individuare un percorso che consenta di tutelare i piccoli imprenditori agricoli pugliesi di uva da tavola.
Il rischio concreto è che le logiche del mercato, portate alle estreme conseguenze, possano distruggere un intero comparto economico da sempre molto importante per la nostra regione, con decine di piccoli produttori pugliesi costretti sostanzialmente a piegarsi ai colossi del settore che impongono loro condizioni contrattuali insostenibili.
Per questo riteniamo necessario e urgente un intervento della Regione Puglia al fine di tutelare gli operatori locali che stanno vivendo un momento di grande difficoltà.

Noi – conclude Borraccino, come Sinistra Italiana, saremo sempre al loro fianco opponendoci con tutte le nostre forze a quelle che appaiono, evidentemente, come delle inaccettabili distorsioni del mercato che penalizzano i tanti produttori pugliesi a tutto vantaggio di poche grandi realtà

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