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«Un crono programma fittissimo per affrontare il rischio ambientale della Cemerad di Statte senza perdere ulteriore tempo.» Ad annunciarlo questa mattina il presidente della Commissione d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Alessandro Bratti che insieme agli altri componenti della bicamerale, è stato accompagnato sul sito dal Commissario per le Bonifiche, Vera Corbelli e dal Sindaco di Statte, Angelo Miccoli.

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«I 9 milioni di euro nella contabilità speciale dello Stato nelle disponibilità del Commissario per le Bonifiche, Vera Corbelli approdano in riva alla Ionio con l’intento di mettere la parola fine ad una vicenda che si trascina da oltre venti anni – ha detto Miccoli – soluzione radicale, perché scongiura definitivamente il rischio di uno stoccaggio temporaneo in un capannone adiacente e quindi il pericolo dell’ulteriore presenza sul territorio di questi rifiuti altamente pericolosi.»

«Misura straordinaria cercata di comune accordo con la Commissione – dichiara Bratti – che dopo l’ultima visita al sito, ha ritenuto opportuno accelerare e fornire risposte più adeguate. Se avessimo accettato la soluzione non-soluzione della costruzione di un capannone sempre qui dove stoccare i rifiuti in attesa di caratterizzazione avremmo probabilmente riparlato della Cemerad ancora tra vent’anni. I fusti speciali e radioattivi del sito commissariato dopo il sequestro da parte della Magistratura, entro il 27 luglio del 2017 andranno dunque in un sito idoneo.»

Nel frattempo è la stessa Corbelli a mostrare alla stampa il crono programma degli interventi. «Abbiamo già cominciato con la messa in sicurezza dell’area – dice – entro luglio 2017 porteremo i fusti in un sito idoneo allo stoccaggio e subito dopo provvederemo con la verifica delle eventuali contaminazioni nei terreni del sito e circostanti.»

«Abbiamo chiesto che la questione Cemerad diventasse un caso nazionale – afferma ancora il Sindaco Miccoli – ed oggi la straordinarietà delle azioni poste in campo rappresenta anche una soluzione possibile anche per altri siti che in Italia vivono la stessa emergenza.» La Commissione d’Inchiesta ha visitato anche le strutture interne della Cemerad (gli uffici e l’archivio – ndr), dove sono conservati i documenti di trasporto di tutto il materiale speciale e radioattivo giunto negli anni nel capannone di via Vocchiaro. «Tutti i documenti – ha detto la Corbelli – saranno salvaguardati dall’usura. Conto di chiedere alla Prefettura di prendersene carico. »

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