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«La vertenza del call center Human Power sta assumendo caratteristiche sempre più torbide e su cui è indispensabile fare quanto prima luce, chiamando alla responsabilità innanzitutto il committente Mediaset Premium e le istituzioni che, a nostro avviso, non possono continuare ad essere silenziose sul settore dei call center nel complesso e su questa vicenda in particolare.» E’ quanto dichiarano Giovanni D’Arcangelo, segretario generale Filcams CGIL Taranto e Andrea Lumino, segretario generale Slc CGIL Taranto.

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«La FILCAMS e la SLC CGIL – aggiungono D’Arcangelo e Lumino, denunciano l’assoluta inaffidabilità ed inadeguatezza del gruppo dirigente di quest’azienda che continua a speculare e depredare il territorio tarantino per interessi che, teoricamente, non comprendiamo. Difatti, all’indomani del sit in della scorsa settimana e della successiva denuncia verso il committente Mediaset che, sicuramente(e metaforicamente!) a sua insaputa sta facendo lavorare la commessa inbound con lavoratori a progetto da pochi mesi a Catanzaro mentre precedentemente era lavorata a Taranto da lavoratori subordinati così come previsto dalla legge, in data 26/7 l’azienda ha mandato un comunicato in cui dichiara che non esiste nessun tipo di soluzione giuridica ed economica sostenibile per il salvataggio di quei lavoratori e che quindi non si sarebbe presentata a nessuna riunione perché ritenuta inutile, boicottando così un incontro programmato tra le parti.

Human Power – prosegue la nota sindacale – dimostra ancora una volta disprezzo verso i lavoratori e spregio verso le relazioni sindacali, difatti, sia la legge che i contratti nazionali di settore prevedono che ci siano fasi e luoghi dove si debbano discutere le problematiche che si sono venute a verificare. Probabilmente Human Power non sa che solo all’indomani della denuncia fatta al committente Mediaset Premium sulla sede del call center calabrese si è cercato di mettere una toppa ai contratti di lavoro

Ma oltre al livello di irresponsabilità di Human Power, è sconcertante il silenzio di Mediaset Premium che non ha ancora preso una posizione precisa a riguardo. Difatti, anche la stessa committente non rispetta quanto sancito dalla Circolare Damiano del 2007 e dagli accordi fatti in sede governativa.
Possibile che Mediaset, importante azienda del settore, ignori la normativa sulle clausole sociali o gli obblighi a cui è sottoposta?

Di fronte a simili atteggiamenti, Filcams ed Slc CGIL Taranto, chiedono la convocazione di un incontro urgente in Prefettura per affrontare questo nuovo dramma sociale che vede 250 lavoratori, tra dipendenti e collaboratori a progetto di essere licenziati. Nella fattispecie, le OO.SS. chiederanno alla Prefettura di convocare anche i vertici della committenza di Mediaset Premium

Non possiamo permettere che questo accada in silenzio: come CGIL – concludono Giovanni D’Arcangelo, segretario generale Filcams CGIL Taranto e Andrea Lumino, segretario generale Slc CGIL Taranto – non ci sottraiamo alla nostra responsabilità di tutela di quei lavoratori e del territorio, soprattutto nel rispetto della legalità, in un territorio che si è rivelato protagonista nella battaglia dei diritti dei lavoratori dei call center culminata nella conquista della clausola sociale in caso di passaggio di appalto

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