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Appena archiviato il risultato delle elezioni europee, partiti e movimenti guardano già ad altre urne, in particolare quelle regionali, che dovranno decidere chi sarà il nuovo governatore che siederà a via Capruzzi. Nichi Vendola ha confermato che dopo due mandati alla guida della Regione Puglia non si ricandiderà, considerando conclusa la sua esperienza di governatore.

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Se questo significhi un ritiro a vita privata, come ipotizzavano alcune indiscrezioni, o piuttosto uno sguardo più interessato ai palazzi romani sarà il tempo a dirlo, mentre al momento rimane la necessità per il centrosinistra di cercare – e trovare – un nome che metta tutti d’accordo e che sia all’altezza della personalità mediatica – se non politica – del predecessore.

Anche nel centrodestra emerge forte la necessità di individuare un nome da proporre agli elettori come successor di Nichi Vendola, e la soluzione pare essere quella delle primarie di coalizione. Così hanno deciso i coordinatori regionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Puglia prima di tutto, Nuovo Psi, Movimento politico Schittulli e Nuovo centrodestra.

La Puglia, regione chiave per il centrodestra, non foss’altro che per essere il “feudo” di Raffaele Fitto, ieri tra i candidati più suffragati alle elezioni ed oggi il più esplicitamente critico sulla politica nazionale di Forza Italia e di Berlusconi, potrebbe quindi essere il primo “esperimento” per poi esportare (o imporre…) le primarie anche a livello nazionale, quando si tratterà di scegliere il nome che raccoglierà l’eredità di Silvio Berlusconi.

Il 28 luglio dovrebbe essere indicata la data in cui si terrà la consultazione, mentre intanto si cerca di allargare il campo alla “partecipazione organica di ulteriori partiti e movimenti politici”.

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