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Sugli articoli di stampa apparsi oggi sui giornali circa l’allarme lanciato dal Commissario alla Salute della UE sull’emergenza Xylella, arriva la replica dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni.

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“Ritengo che le preoccupazioni espresse dal portavoce del commissario alla salute risalgano a quanto emerso dall’ultimo incontro avuto a Bruxelles alla fine del mese scorso. In quella sede furono suggerite alcune misure, tra le quali l’allargamento della fascia di eradicazione – dice Nardoni – A seguito di quell’incontro è stato adeguato il piano del commissario così come l’osservatorio regionale ha adottato una nuova determina di delimitazione delle aree con la quale si introduce una fascia di eradicazione di quindici chilometri all’interno dell’area infetta, nella quale avverrà l’estirpazione delle sole piante infette. È stata poi prevista una nuova zona, esterna alla zona cuscinetto, ed estesa oltre venti chilometri, definita area di profilassi dove saranno eseguite le azioni di lotta al vettore.”

“Riguardo ad altre misure pure paventate di blocco della vite e degli agrumi e di altre 150 specie ospiti, richiamo nuovamente – continua l’assessore regionale – la lettera scritta nei giorni scorsi dal presidente Vendola al primo ministro Renzi con la quale si chiede un rafforzamento del ruolo politico dell’Italia su questa vicenda per contrastare interessi economici contrapposti di altri Stati membri che spingono verso soluzioni radicali e attualmente non confortate da rilievi scientifici.(…) “Se volessi inoltre iscrivermi al gioco che è di moda in questi giorni del rimpallo di responsabilità dovrei dire che anche la Regione é preoccupata dalla totale assenza dell’Europa in questa vicenda – sottolinea Nardoni – Un dramma che viene trattato come una qualsiasi calamità, mentre si tratta di un evento che per dimensioni e conseguenze ha portata eccezionale e straordinaria. Ma ad oggi non c’è nessun bando sulla ricerca, nessun indennizzo in favore di agricoltori e vivaisti danneggiati e il contributo dell’Europa per le azioni di eradicazione è di soli 700 mila euro, rispetto agli oltre 17 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Puglia e dallo Stato Italiano.” Sono preoccupato anche dall’atteggiamento di una grande organizzazione professionale agricola – dice – che cerca visibilità sulla stampa oggi come censore della regione, ieri con la storia dello scambio dei ramoscelli d’olivo nella giornata della domenica delle palme e, non fa l’unica cosa che in questo momento sarebbe necessaria: ovvero sollecitare i propri iscritti a fare le pratiche agronomiche che da inconfutabili riscontri scientifici, oltre all’eradicazione, rappresentano l’unico rimedio per frenare l’evoluzione della malattia. Non intervenivo da giorni sul tema della xylella per evitare ogni polemica politica e lasciare lavorare il Commissario al quale la Regione – conclude l’Assessore Fabrizio Nardoni – è accanto quotidianamente con i propri enti strumentali, le società partecipate e l’osservatorio fitopatologico.”

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