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Guardare la città dagli occhi dei nostri figli mentre si è in macchina è assolutamente divertente ed esaltante. Ogni anno, crescendo, i piccoli si guardano intorno da un punto di vista diverso: ad un anno sono attirati dalle luci, a due anni si soffermano a guardare più cose intorno a loro o ad indicare qualcosa che attiri la loro attenzione, a tre anni osservano e chiedono spiegazioni, a quattro anni iniziano a interagire con l’esterno,ecc., ma in realtà i bambini guardano soprattutto i propri genitori alla guida e cercano di emulare il loro comportamento o ad attirare la loro attenzione.

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E’ compito di noi genitori cercare di educarli al modo giusto per stare in auto e come impegnare il tempo durante il percorso. Vi è mai capitato di fermarvi a riflettere su cosa pensano i nostri piccoli in auto? Gli piace? Vorrebbero stare seduti avanti o dietro? Gli piace osservare le case? Le persone in movimento? Cosa facciamo per noi stessi appena entriamo nella nostra vettura? Accendiamo la radio? E loro? Cosa possono fare? Accettano la cintura di sicurezza di buon grado? Si muovono e saltellano liberamente sui sedili?

Come in tutte le cose, bisogna abituare i propri figli a rispettare e osservare determinate regole importanti per motivi oggettivi di sicurezza personale ma, per farlo, rendiamo piacevole il tragitto ai nostri piccoli?

Quando si guida, bisogna stare attenti e concentrati ma è pur vero che occorre anche non ignorare i nostri figli e interagire con loro: chiedetegli cosa vede dal suo posto, di descrivergli una cosa che gli piace,oppure se si annoia a restar in macchina. Vi sorprenderà come loro sono attenti all’esterno..al semaforo che cambia colore, allo stop, alla frenata brusca…oppure quando farete una strada diversa per recarvi a scuola vi chiederanno “dove stiamo andando mamma? Vedi che l’asilo è da quella parte!”. Eh si, dei tom-tom junior davvero unici e simpatici…deliziosi e sorprendenti!

Per non parlare, poi,dell’insegnargli ad ascoltare musica: capita che loro esprimano delle preferenze o che imparino a canticchiare, nel loro linguaggio infantile ma che bello sentirli nelle loro vocine squillanti! Cattiva abitudine, invece, costringergli a stare fermi senza spiegargli la motivazione oppure barattare la loro compostezza offrendogli snack o qualcosa da sgranocchiare, spuntini fuori orario e consumazione calorica eseguita per noia. Un consiglio per farli divertire senza impegnarvi troppo poiché bisogna essere concentrati alla guida?

Canticchiate delle canzoni semplici e orecchiabili e fatele ripetere…chiedetegli del tempo, se c’è il sole e che forma hanno le nuvole…di che colore è la macchina che ci precede…oppure,ancora, a cosa servono i colori del semaforo, verde si passa, rosso tutti fermi, giallo attenzione… Infine, ricordiamoci della loro presenza quando qualcuno manca di darci la precedenza o non si ferma allo stop: l’alterco con l’automobilista condito con un linguaggio scurrile fa drizzare le antenne alla prole distratta da altro e senza accorgercene, escono fuori delle parole che vengono memorizzate alla velocità della luce!

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