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L’estate è considerata anche la sospensione temporanea agli studi, con conseguenziale maggior tempo libero degli scolari. Tolte le ore che vengono trascorse sui banchi di scuola, inesistenza dei compiti a casa, bambini e adolescenti si ritrovano con giornate intere di tempo libero che spesso, non è facile da utilizzare, riempire e organizzare.

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I genitori a casa si ritrovano con figli che si aggirano per casa alla ricerca di qualcosa da fare con le tipiche domande “…che faccio?” … “ che noia, dove vado?” … rivolte a mamme impegnate nelle solite incombenze domestiche giornaliere che certo non vanno in vacanza! Il rischio di assegnare alla televisione il ruolo di baby-sitter, con programmi studiati appositamente per trattenere e incantare i piccoli telespettatori, è molto alto.

Inconsapevolmente, a volte, la si considera una preziosa alleata, non rendendosi conto, invece, di quanto dannosa possa essere per tutti i bambini dalle diverse fasce d’età, a partire dal neonato fino all’età scolastica obbligatoria. Gli “orfani di genitori viventi” sono destinati ad aumentare quello che, da alcuni esperti, è considerato il male del secolo che sostituisce la depressione: la solitudine, con bambini lasciati davanti a ninne-nanne elettroniche, favole, canzoni e cartoni animati e da soli.

Dal punto di vista affettivo, è più utile sicuramente trascurare la casa, la cucina e i vari impegni domestici, e interagire di più con i propri figli in questo periodo, favorendo il rapporto fisico e tattile con le persone e l’ambiente che lo circondano, in quanto la tv è uno strumento ipnotico il cui effetto è doppio sui più piccolini, considerato un potenziale pericolo a livello educativo se usato in maniera sconsiderata, con conseguenziale insufficiente contatto con i propri genitori.

Validissimo e quanto mai attuale il detto dei nostri genitori e, ancora più indietro nel tempo, nelle generazioni, anche dei nostri nonni, che hanno sempre dichiarato e sostenuto che “troppa tivù fa male!”.

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