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“La Puglia vitivinicola è viva, solida, prova ad essere misura anticiclica rispetto alla crisi e si proietta verso il futuro e verso il ricambio generazionale.” E’ con queste parole che l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, commenta i dati regionali sulle dichiarazioni vitivinicole appena concluse.

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Una fotografia, che dopo la nomina della Puglia nel Comitato nazionale dei vini DOP e IGP, delinea i contorni di un comparto in costante crescita e riconoscimento internazionale, che malgrado le calamità e gli eventi climatici avversi dello scorso anno che hanno inciso sulla quantità di uva portata a vendemmia ma non sulla qualità dei vini, conferma potenziale produttivo (circa 88.000 ettari) e soprattutto grande capacità imprenditoriale dei nostri produttori.

“A loro va il merito primo di aver saputo investire ed innovare, ovviamente accompagnati da una politica regionale finalizzata a creare un settore di eccellenza per la nostra agricoltura – dice Nardoni – ecco perché è opportuno non solo sottolineare il grande salto di qualità avuto in questi ultimi anni, ma anche il recente impegno da parte di questo governo regionale di bloccare in tutti i modi l’esodo di diritti di impianto in alte regioni. E’ stato un passaggio del mio mandato assessorile che rivendicherò con forza come punto di merito nelle politiche per la viticoltura regionale.
Passaggi chiave che Nardoni ripropone cominciando dal Piano Nazionale di Sostegno Vitivinicolo per l’attuazione dell’OCM Vino.
Grazie alla misura “ristrutturazione e riconversione vigneti” negli ultimi 15 anni di attuazione del piano – dice – siamo riusciti a realizzare circa 20mila nuovi ettari di vigneti, pari al 22,7% dell’intera superficie vitata regionale.
Anche con l’ultimo bando di “ristrutturazione e riconversione vigneti”, pubblicato nel BURP n. 2 dell’8 gennaio scorso, la Regione Puglia punta ad incrementare le superfici viticole da ristrutturazione con varietà autoctone inserite nei disciplinari di produzione dei vini DOP e IGP pugliesi e continuare a premiare i giovani, gli IAP e le tipicità territoriali.
Le novità – sottolinea l’assessore regionale – riguardano i giovani viticoltori in possesso di un diritto di impianto assegnato gratuitamente dalla Riserva Regionale e i possessori di almeno due ettari di diritti di impianto acquistati durante la vigenza del bando, ma anche l’apertura ai disoccupati in cassa integrazione, con età inferiore ai 55 anni, che intendono avviare un’attività imprenditoriale per lo sviluppo di una piccola azienda agricola con l’impianto di un vigneto.”
In cantiere altri due nuovi bandi regionali.
Il primo riguarderà circa 500 ettari di diritti di impianto rivenienti dalla Riserva della Regione, a titolo oneroso (170 ettari sono già stati assegnati a titolo gratuito a giovani produttori – ndr), il secondo attraverso la Misura “investimenti”, consentirà ad imprese vitivinicole e in filiera corta, la realizzazione di punti vendita, show-room, sale degustazione extra aziendali e attività e-commerce.”

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