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Sottoscritto ieri, nella Sala Verde di Palazzo Chigi l’intesa istituzionale che individua il percorso di ricollocazione che accompagnerà i lavoratori del porto di Taranto attualmente in Cassa integrazione dopo la decisione di TCT di disimpegnarsi dalle attività di Trashipment.” Lo rendono noto le Segreterie Territoriali di CGIL, CISL e UIL.

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«Questo accordo – prosegue la nota sindacale, frutto di un lavoro lungo e complesso, finalizzato a ricostruire una prospettiva occupazionale ai lavoratori dello scalo ionico, costituisce un traguardo importante nella definizione di una strategia che, nel giro di pochi anni, potrà accompagnare il processo di ripartenza delle attività di un Hub che ha rilevanza strategica per l’intero Paese.
Nello specifico viene costituita un’Agenzia pubblica che, attraverso le risorse che saranno individuate in legge di stabilità, si farà carico di assumere i lavoratori attualmente in Cassa.

L’Agenzia avrà durata trentasei mesi, tempo valutato necessario per l’avvio di tutte le attività portuali, entro i quali i lavoratori verranno ricollocati.
Nel frattempo gli stessi saranno coinvolti in un percorso di formazione e di riqualificazione professionale.

Come OOSS – affermano le Segreterie Territoriali di CGIL, CISL e UIL – esprimiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto che, con il completamento delle opere infrastrutturali, consideriamo un passo decisivo verso il rilancio del porto di Taranto e più in generale per lo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale del territorio.
L’intesa è stata raggiunta grazie all’impegno congiunto delle istituzioni pubbliche, a partire dal Governo nazionale, i ministeri del lavoro, dello sviluppo economico e delle infrastrutture, la Regione Puglia e l’autorità portuale.

Il risultato premia la capacità dei lavoratori che, attraverso le loro rappresentanze sindacali – conclude la nota, hanno difeso tenacemente i posti di lavoro.

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