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Con l’arrivo do agosto molti di noi, contadini urbani, partiranno per le vacanze, e se questo è un momento molto atteso per i “contadini”, lo è un po’ meno per le piante: la nostra assenza può diventare un momento critico per il nostro orto sul balcone se non adottiamo alcuni semplici accorgimenti.

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L’ideale sarebbe affidare le nostre piante ad una persona di nostra fiducia e con il nostro stesso pollice verde, che abbia cura di controllarle e innaffiarle. Altrimenti ecco alcuni suggerimenti. Se state via solo un weekend o 3-4 giorni, non sussistono problemi. Smuovete il terriccio dei vasi, innaffiate abbondantemente le piante prima di andar via e mettete della torba o della sabbia o uno strato di truciolato di corteccia sulla superficie del terriccio per ridurre l’evaporazione dell’acqua dalla terra. In alternativa, dopo aver annaffiato e fatto scolare l’acqua in eccesso, si possono avvolgere le piante in un sacchetto di plastica trasparente evitando che venga in contatto con le foglie; questo metodo permette di conservare l’umidità per un maggior numero di giorni.

Se state via una settimana o più di una c’è bisogno di qualche accorgimento in più. Se le piante si trovano in balcone potrete sistemarle tutte addossate l’una all’altra nell’angolo in ombra o comunque meno soleggiato facendo in modo che traggano reciproco vantaggio: le piante più alte faranno ombra alle piante più piccole e a loro volta le piante più piccole con la loro vegetazione faranno ombra al terreno delle piante più grandi.

Se state via molto tempo o se in balcone c’è molto sole, posizionate tutte le vostre piante in un’unica stanza, dove dovrete lasciare filtrare la luce. Le piante non possono stare al buio, quindi lasciare le persiane o le veneziane aperte in modo che la stanza sia illuminata. Se state via più settimane potete anche ridurre leggermente la quantità di luce che arriva alle piante con una leggera penombra. In questo caso la pianta non soffrirà molto, certo non è una condizione ideale, ma è una situazione tollerabile per un breve periodo di tempo.

La penombra rallenta i processi vitali e quindi i consumi d’acqua, l’evaporazione e la traspirazione. Un’altra soluzione pratica se le piante non sono molto numerose consiste nel collocare un recipiente colmo d’acqua in posizione sopraelevata rispetto ai vasi e collegarlo alla terra mediante delle piccole cannule attraverso le quali le radici assorbiranno il liquido. A questo scopo potete usare un recipiente da cucina per ciascuna pianta o un secchio per due-tre piante (se non sono troppo grandi). I recipienti o il secchio vanno posizionati vicino alle piante ad un’altezza superiore a quella dei vasi (circa 10 cm dal terreno), si riempiono d’acqua, si mettono vicino ai vasi e si lasciamo semi scoperti in modo che con l’evaporazione garantiscano un ambiente umido. Dopo di che si mettono delle strisce di stoppino o delle trecce di lana intrecciata, o strisce di cotone (ritagliandole da uno straccio) o stringhe da scarpe sufficientemente lunghi in modo che una parte resti nel fondo del secchio/bottiglia e l’altro capo sia inserito per circa 2-3 cm nella terra del vaso. Inumidite per bene gli stoppini prima di sistemarli nel terreno e teneteli ben immersi così da trasportare direttamente l’acqua nel terreno.

Se il vaso è grande allora sistemate più strisce per vaso posizionate in punti diversi del terriccio. Ricordatevi di coprire il secchio o il contenitore : è opportuno che esso sia coperto (con un tessuto sottile, una rete per zanzariera …) o che comunque abbia un’apertura stretta così da evitare l’insediamento e il proliferare di zanzare.

Possiamo anche usare delle bottiglie di plastica piene di acqua, posizionate rovesciate e senza il tappo direttamente nel terreno. In questo modo l’acqua scenderà gradatamente e la pianta non si seccherà. Prima di partire, comunque, abbiate cura di bagnare a lungo le vostre piante e posizionate tante bottiglie nei vasi a seconda della grandezza della pianta e della durata della vostra assenza. Se le piante sono grandi e richiedono molta umidità allora ricorreremo alla vasca da bagno.

Coprite il fondo della vasca per proteggerla e successivamente mettere i vasi con le piante al suo interno, senza sottovaso, tenendoli sollevati su alcuni mattoni. Riempite la vasca d’acqua fino a un paio di cm sotto la superficie dei mattoni e sistemate nelle vicinanze, in posizione rialzata rispetto alla vasca, dei secchi ben colmi d’acqua con le strisce di cotone nei vasi che verranno usate per far arrivare l’acqua alle piante unitamente all’acqua che traspirerà sia dal mattone che dall’evaporazione. Infine, lasciate dei recipienti colmi d’ acqua vicino ai vasi. Grazie all’evaporazione, ciò garantirà la creazione di un ambiente umido e quindi anche di una minore traspirazione delle piante con conseguente minore consumo d’acqua. Se al ritorno notiamo segni di patimento e aridità del terreno immergiamo i vasi in un contenitore pieno d’acqua per i due terzi della loro altezza, lasciandoli per alcuni minuti in modo da permettere al terreno di inumidirsi a sufficienza; esponiamole quindi nuovamente a una maggiore luminosità.

Se avete delle piante grasse, annaffiatele il giorno della vostra partenza: non necessiteranno di altra acqua per molti giorni. Le piante grasse sono le più facili da far sopravvivere grazie alla loro resistenza ai climi aridi. Sarà sufficiente innaffiarle abbondantemente prima di andare via e, al bisogno, useranno le riserve d’acqua accumulate nei loro tessuti. E Buone Vacanze!

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