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“Con un atto di generosità encomiabile, seguendo le volontà e in linea con la vocazione di Rossella ad aiutare fattivamente gli ammalati, i familiari hanno hanno acconsentito al prelievo degli organi. Un gesto di generosità  che, pur in un momento drammatico, fornendo il consenso al prelievo, stanno consentendo ad altre persone di continuare a vivere”. E’ stato questo il commento del Direttore Generale dell’Asl Taranto a seguito del prelievo di organi presso il SS.Annunziata di Taranto, effettuato su una donna grottagliese di 46 anni deceduta per problemi cerebrali.

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“Nonostante Rossella fosse da molti anni a conoscenza della sua condizione patologica – è stata sottoposta al primo di numerosi interventi intracranici già all’età di tredici anni – ha realizzato il desiderio di laurearsi in Medicina e Chirurgia per fornire un valido aiuto a persone che, al suo pari, si trovavano nella situazione di dover affrontare problematiche relative alla salute, un desiderio che Rossella ha perseguito con costanza”, si legge nella nota dell’ASL.

L’intervento è avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 febbraio, presso il Reparto di Anestesia e Rianimazione.

La donazione ha permesso prelevare il fegato, che è stato trasportato a Bari, i reni, uno dei quali a Bari e l’altro a Napoli, e i polmoni, inviati in Sicilia.

“Numerosi sono stati gli interventi di questo tipo svoltisi nel 2017 presso il Reparto di Anestesia e Rianimazione del SS.Annunziata, e nel 2018 siamo già al secondo prelievo, rendendo il nosocomio tarantino uno dei primi ospedali in Puglia in cui si svolgono prelievi di organi, nonostante le difficoltà che, frequentemente, si registrano nell’ottenere il consenso al prelievo da parte dei familiari delle persone idonee. Il Centro Nazionale Trapianti (CNT), afferente al Ministero della Sanità, infatti, ha rilevato che nel 2017 in Puglia le opposizioni al prelievo hanno superato il 43%, un dato in crescita rispetto all’anno precedente (38%), in controtendenza rispetto a quanto accade a livello nazionale. Con circa 15 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale, in Puglia il tasso di opposizione appare più elevato rispetto a quello di qualsiasi altra regione italiana. Ciò appare ancora più drammatico se si considera che, alla data del 27 febbraio 2018, secondo dati del Sistema Informativo Trapianti del CNT, in Italia risultano esserci oltre 9 mila pazienti iscritti nelle liste di attesa: un numero consistente, seppure in calo rispetto al passato. Sarebbe necessario, pertanto, da un lato, che un numero sempre maggiore di cittadini segua l’esempio dei parenti di Rossella e, dall’altro, incentivare l’attenzione, anche da parte degli attori dei processi decisionali, nei confronti delle procedure relative alla donazione di organi. Tali complesse procedure, infatti, dovrebbero ricevere maggiori investimenti, anche in ragione del fatto che i prelievi di organi e tessuti richiedono un’organizzazione trasversale molto complessa, di cui beneficia tutto l’ospedale. In altri termini, possiamo dire che dei prelievi di organi e tessuti risentono positivamente tutti i reparti del presidio in cui hanno luogo le procedure”, è quanto comunica l’ASL in una nota diffusa ai media.

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