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Vi sono tradizioni che si tramandano immutate da secoli, ed hanno un senso ancora oggi, nonostante gli stravolgimenti e le evoluzioni sociali degli ultimi decenni. Ve ne sono altre che appaiono oramai insensate e crudeli, frutto un tempo di una indifferenza verso il mondo e la natura che ci circonda che appare sempre più insopportabile.

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Tra queste, sempre più persone comprendono quella dei cosiddetti “Botti di capodanno”, ovvero l’usanza di festeggiare con lo scoppio di petardi e mortaretti la fine dell’anno vecchio e l’inizio dell’anno nuovo.

Nel corso degli anni questa usanza, che un tempo aveva un profondo significato simbolico, è diventata poco più di una scusa per degli incoscienti vandali che si sentono autorizzati a mettere a repentaglio la propria ed altrui incolumità con l’esplosione di veri e propri ordigni, a volte di fabbricazione illegale e quindi ancora più pericolosi.

Ai notevoli rischi per l’uomo, si aggiunge anche il danno provocato agli animali: cani, gatti, uccelli ed animali di affezione in genere vivono con vero e proprio terrore il susseguirsi di esplosioni violente intorno a loro. I rumori improvvisi e assordanti provocano negli animali un vero e proprio stato di angoscia che può causare fughe, agitazione e comportamenti protettivi che possono mettere a repentaglio la loro incolumità e quella delle persone intorno.

Sono oramai migliaia i Comuni che hanno vietato l’esplosione di petardi a capodanno, ma più della coercizione di legge può e deve fare la sensibilità individuale, se proprio volete fare un botto, stappate uno spumante, se proprio volete divertirvi con un artificio pirico preferite stelle filanti e fuochi d’artificio luminosi e “silenziosi”.

Ai possessori di animali, sperando in un sempre più diffuso abbandono di certe anacronistiche usanze, non resta che consigliare di trascorrere la notte di San Silvestro con i loro beniamini e, se possibile, portarseli assieme al veglione, in modo da poterli tranquillizzare quando scoppieranno i botti di fine d’anno; viceversa tenerli ben chiusi e sotto controllo, lasciandoli in compagnia di un indumento o un oggetto che riporti l’odore o il ricordo dell’amato proprietario e, per minimizzare l’impatto dei botti, accendere radio o tivù; nei casi più gravi consultarsi col veterinario di fiducia, che potrà prescrivere un blando sedativo o rimedi omeopatici o di erboristeria in maniera che capodanno sia una festa per tutti.

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