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Oggi 13 settembre si celebra la giornata mondiale della prevenzione al suicidio, evento importante nella lotta alla prevenzione,”il suicidio una piaga sociale che vede mietere molte giovani vittime“.

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«Il suicidio spesso si correla con due patologie psichiatriche dal DSM V riconosciute come disturbo bipolare e depressione maggiore, due disturbi che culminano spesso nel triste epilogo del suicidio come rimedio per porre fine all’estrema sofferenza psichica nei soggetti non trattati psico – farmacologicamente.» lo ricorda in una nota Carolina Magazzino, Responsabile delle politiche di genere e della solidarietà nella segreteria del Partito Democratico di Grottaglie

«Importante – evidenzia la Magazzino – cogliere i segnali del disagio che ha il primo esordio tra i 20 e i 40 anni e che quindi va a invalidare il soggetto nella fase più produttiva della sua esistenza sia in termini lavorativi che affettivi . In tale ottica il Pd nazionale ha rivolto da marzo 2014 una notevole attenzione nei confronti del disagio mentale e delle patologie psichiatriche con la PDL N.2233 a firma degli onorevoli del Partito Democratico : Casati – Rosato- Grassi- Capone – D’Incecco – Iori – Romano Andrea- Tinagli .

Con tale proposta di legge si intendono perseguire i seguenti obiettivi :
a) promuovere e sviluppare nell’utente e nei familiari la fiducia e la speranza nelle relazioni con gli operatori e nelle prestazioni erogate ai fini del buon esito del percorso di cura;
b) coinvolgere concretamente gli utenti e i familiari nei percorsi di cura e promuoverne la partecipazione attiva negli organismi deputati alla programmazione, all’attuazione e alla verifica degli interventi in tema di salute mentale.

Non possiamo dimenticare che il soggetto con tali disturbi non vuole riconoscere il suo stato di patologia , lo ignora, lo rifuta lo nega ( questa è la malattia mentale vera ) quindi la famiglia ha un ruolo fondamentale nel riconoscimento dei primi segnali di malessere del soggetto che possono far propendere per una diagnosi di depressione o disturbo bipolare. La famiglia deve chiedere aiuto deve sapere a chi rivolgersi deve avere sul territorio delle strutture che le accolgano senza pregiudizio e che operativamente si pongano come interlocutori in questo disagio grave.

A questi genitori la PDL N.2233 o proposta N.181. si rivolge con l’obiettivo di dare alle famiglie Ascolto – Aiuto – Accompagnamento nella gestione della patologia psichiatrica.
Quindi aiutare le famiglie con cicli di informazione, di psico-educazione, per far sì che esse acquisiscano quante più notizie possibili sulla malattia, sui i farmaci, sulle cose che il servizio di salute mentale può e deve offrire ai loro cari. Incontri in cui, oltre all’informazione, si comincino a scambiare i saperi tra operatori e familiari e, cosa importantissima, le famiglie si trovino tra loro a scambiarsi esperienze e a «scoprire» che non sono «uniche» nel loro dramma ed è una scoperta non da poco attraverso i gruppi di auto aiuto

Il PD – conclude la Magazzino – con tale proposta vuole percorrere la strada della dignità e del riconoscimento della gravità di tale condizione psichiatrica e far si che le famiglie possano trasformarsi da ” nucleo solitario e disperato ” a risorsa per il paziente e per tanti altri nuclei solitari

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