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Fine anno, tempo i bilanci del passato e di programmi per il futuro, anche per Matteo Renzi. In una intervista radiofonica il Presidente del Consiglio dei Ministri affronta molte questioni, tra queste anche il futuro dell’ILVA di Taranto e la questione dei marò trattenuti in India

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Del futuro dello stabilimento siderurgico tarantino se ne dovrebbe discutere in Consiglio dei Ministri prima di Natale, ma quasi a prevenire eventuali contestazioni europee in merito ad un intervento statale nel salvataggio dell’ILVA, Matteo Renzi afferma: «Se l’Europa vuole impedire di salvare i bambini di Taranto ha perso la strada per tornare a casa. E comunque io sono fedele ai bambini di Taranto molto più di quanto non lo sia coi cavilli astrusi dell’Europa».

Una affermazione chiara, che però forse non soddisferà fino in fondo i tanti che avrebbero voluto confrontarsi personalmente con il premier, viste anche le mancate occasioni del passato.

Anche sul futuro dei due fucilieri di Marina pugliesi trattenuti in India Matteo Renzi spende parole ottimistiche: «Per la prima volta dopo mesi il governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione condivisa e concertata», affermazione che non si espone su date e soluzioni ma che comunque lascia intendere che qualcosa si stia muovendo, dopo anni in cui le richieste italiane hanno trovato un assordante silenzio dall’altra parte dell’oceano.

Il premier chiarisce che l’esecutivo è al lavoro con il governo indiano per riportare al più presto in Italia Latorre e Girone con una soluzione stabilita rapidamente in un clima di rispetto istituzionale da entrambe le parti in causa, forse spendendo anche la più “pesante” influenza italiana in Europa grazie alla nomina di Federica Mogherini al ruolo di “Lady Pesc”

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