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Il titolo di questo articolo è tutt’altro che provocatorio, le ricerche scientifiche e statistiche hanno infatti dimostrato, che i bambini che saltano la prima colazione, hanno un calo di rendimento tra i banchi di scuola, mostrando meno capacità mnemoniche, di sintesi e di apprendimento, che si traducono in uno scarso rendimento scolastico, rispetto ai coetanei che invece consumano una regolare prima colazione.

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Inoltre è dimostrato che i giovani che saltano la prima colazione o che magari consumano solo un caffè, prendendo come esempio i loro genitori, sono molto più pigri anche nello svolgere le attività ludiche di tipo fisico, instaurando un circolo vizioso, che li porta al sovrappeso e all’obesità, condizioni che predispongono ad alcune malattie tipiche dell’era moderna, come il diabete mellito di tipo II e la sindrome metabolica.

Saltare la prima colazione era sino a qualche tempo fa tipico della fascia adolescenziale, ma ultimamente si sta sempre più diffondendo anche tra i bambini che frequentano le scuole elementari. La mancata prima colazione altera il ritmo fame-sazietà, inducendo a consumare durante le ore scolastiche snack poveri dal punto di vista nutrizionale e ricchi di calorie, come quelli dei distributori automatici, oramai sempre più presenti nelle scuole dei nostri figli e considerati spesso un vantaggio da molti genitori, poiché comportano un risparmio di tempo alla famiglia moderna sempre presa da mille impegni. Tra le cause che inducono i più giovani a non avere appetito la mattina ci sono l’andare a letto la sera troppo tardi e il consumare uno spuntino serale.

Inoltre è dimostrato che spesso appena svegli non si ha molta fame, la quale invece insorge dopo quindici minuti, mezz’ora dal risveglio mattutino, per cui se ci si sveglia tardi, la fretta porta a non fare colazione o a farne una inadeguata per mancanza di tempo. Il consiglio in questi casi è di anticipare di quindici, trenta minuti la sveglia mattutina, in modo da fare le cose con calma.

Vediamo quindi quale colazione consumare al mattino. L’ideale è attingere un alimento da ognuno dei seguenti tre gruppi alimentari: latte e derivati, cereali e derivati, frutta e derivati. I primi forniscono proteine dall’alto valore biologico, calcio e fosforo per la crescita ossea; i cereali e i loro derivati forniscono fibre e carboidrati complessi a lento assorbimento, soprattutto se poco raffinati, quindi integrali, fornendo energia per l’intera mattinata o comunque sino alla merenda di metà mattinata; la frutta e i suoi derivati, come marmellate senza zucchero aggiunto o miele forniscono vitamine, minerali e zuccheri semplici a rapido assorbimento, che danno una carica di energia immediata, per partire con sprint di prima mattina.

Le classiche colazioni dolci con latte o yogurt accompagnati da biscotti o cereali o dolci fatti in casa e frutta o spremute oppure con fette biscottate e marmellata o miele, possono essere alternate con colazioni salate tipo pane e mozzarella o un toast al formaggio, sempre accompagnati da un frutto o un succo. Per quanto riguarda la merenda di metà mattina, se si è consumata una buona prima colazione, basterebbe un frutto o uno yogurt o un succo di frutta, cercando di alternare, anche perché uno spuntino troppo sostanzioso, appesantendo la digestione, farebbe diminuire la concentrazione in classe e comprometterebbe l’appetito del pranzo.

Per ultimo noi adulti non dimentichiamo di dare l’esempio, visto che spesso i comportamenti dei nostri figli sono lo specchio di quelli dei genitori.

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