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«Troppe incognite, e soprattutto poca chiarezza. La Sanità tarantina merita una sola voce, che arrivi forte ed unita, e che non lasci per strada questioni irrisolte.» Lo afferma il consigliere regionale Renato Perrini.

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«Resto sempre convinto – aggiunge l’esponente ionico del centrodestra – che un territorio unito riesca a spostare anche una montagna. Per questo ho deciso di rivolgermi direttamente al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, in qualità di primo cittadino del comune jonico più esteso, al cui interno ricadono due grandi e importanti strutture ospedaliere. A lui ho chiesto di farsi promotore di un incontro con il Dg della Asl di Taranto, Stefano Rossi, e che sia allargato a tutti i consiglieri regionali del tarantino. Il colore politico non conta, qui la battaglia deve esser unica e fatta con determinazione.

 

Nonostante la mozione approvata nel luglio 2017, e votata all’unanimità, che impegnava la Giunta regionale a rivedere la chiusura del Pronto Soccorso del Moscati, oggi trasformato in Punto di Primo Intervento, nulla è cambiato. Anzi, qui ora si parla addirittura di depotenziare persino il PPI. Ho sentito il direttore generale della Asl, e ascoltato le sue rassicurazioni in merito all’applicazione di tale direttiva regionale, ma credo che ci siano ancora delle zone d’ombra, tutte da chiarire. Ho visitato anche le altre strutture ospedaliere che subiranno il taglio dei Punti di primo Intervento, Mottola, Grottaglie, Massafra, Ginosa, e devo dire che la preoccupazione dei cittadini resta alta.

Dunque l’incontro credo sia necessario, e confido nella solerzia del sindaco di Taranto, sempre attento alle tematiche sanitarie, a cui chiedo di convocare la riunione con urgenza, e qui nel territorio jonico. Aggiungo anche che a mio parere sarebbe auspicabile la partecipazione del presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, in qualità di assessore alla Sanita, e del Direttore del Dipartimento “Promozione della Salute”, Giancarlo Ruscitti.

La presenza del Governatore su questioni centrali come questa – conclude Perrini, sarebbe un bel segnale per Taranto, e soprattutto contribuirebbe a ripristinare una clima di fiducia da parte dei cittadini nell’operato della Regione».

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