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“Da sei anni i cittadini di Grottaglie, e non solo, sono stati costretti a interrompere attività sportive, di relax, ma soprattutto riabilitative nella struttura della Piscina Comunale. Sei lunghissimi anni in cui chi ha potuto, ha dovuto migrare verso altre cittadine o addirittura nel capoluogo di Provincia per poter praticare attività sportive come il nuoto o quelle inerenti il fitness come l’acquagym, l’acqua building o l’acqua cross. Disagi enormi per chi ha sempre potuto contare sulla struttura grottagliese. Difficoltà ancora maggiori per chi ha bisogno dell’acqua e della vasca per fini terapeutici quali la riabilitazione, la ginnastica posturale o la semplice acqua antalgica o il cosiddetto nuoto dolce”. Sulla chiusura della struttura comunale, e nello specifico sulla mancata riapertura, interviene il consigliere comunale Michele Santoro.

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“I danni procurati a questi cittadini sono di notevole spessore. Alcuni genitori hanno visto affievolire le speranze di giovani nuotatori perché sostenere le spese quotidiane di trasporto dei propri figli verso le strutture vicine non rientrava nei bilanci familiari. Doversi sobbarcare ogni giorno spese di carburante o di mezzo di trasporto per sviluppare la propensione di un figlio verso uno sport cosi completo è per alcuni impossibile, per altri insostenibile, per certi fortunati fattibile ai limiti dello sforamento. Stesso dicasi per chi ha bisogno della vasca per fini terapeutici o di riabilitazione. Per non parlare di chi attraverso il solo contatto con l’acqua trae benefici a livello di qualità della vita. Chi pensa che la piscina chiusa abbia arrecato danni solo ad alcuni si sbaglia di grosso. I danni prodotti da un periodo di chiusura cosi prolungato si sono abbattuti su tutta la comunità. A Gennaio 2016 il Sindaco, con un battage mediatico non indifferente, rese pubblica la firma del contratto con l’impresa che si è aggiudicata la gestione per i prossimi 20 anni. Una fotografia di Ciro Alabrese che stringe la mano a Piero Notaro, delegato per l’impresa, sanciva l’avvio dei lavori. L’Amministrazione uscente indicò in qualche mese la restituzione della Piscina, pienamente funzionale, alla città di Grottaglie. Da allora di mesi ne sono passati dieci e di inaugurazione della nuova struttura e attivazione dei servizi ai cittadini io non ne ho traccia.” Continua Santoro.

“La Giunta D’Alò su tale argomento ha posto un silenzio tombale. Da parte di questa Amministrazione non ci sono notizie in merito a quando i cittadini grottagliesi potranno riavere la possibilità di godersi e di utilizzare una struttura che, ricordiamolo, è della Città e quindi di tutti.” Rimarca Santoro.

“L’acqua è l’ambiente ideale non solo per lo sport ma per qualsiasi attività fisica.  Con le dovute accortezze è accessibile a tutti, anche agli anziani o a chi è in sovrappeso visto che riduce le pressioni articolari senza vanificare il lavoro fisico. Una situazione ideale per chi è in fase riabilitativa. Ma non solo: il fitness in acqua è adatto ai bambini e alle donne in gravidanza. Facendo queste analisi è facile dedurre che la chiusura della Piscina è stato un danno arrecato a tanti cittadini. Tutti direi. Per citare un altro esempio basti pensare che alcuni soggetti, a seguito di trauma, non hanno potuto eseguire le terapie riabilitative in acqua perché la struttura è chiusa. E quanti bambini hanno dovuto abbandonare l’idea di praticare il nuoto perché la piscina non riapre? Ma l’Amministrazione uscente e quella attuale se lo sono mai chiesto?”. Si interroga il consigliere di COR.

“Ma i danni non sono, purtroppo, solo questi. C’è un danno, di difficile e precisa quantificazione, che è quello economico. Quante attività e negozi hanno visto ridotto il proprio fatturato o addirittura hanno dovuto chiudere a seguito della mancata riapertura della piscina? Ma soprattutto a quanto ammonta il danno erariale procurato al Comune di Grottaglie per la perdita di profitti e l’uscita di spese per la chiusura e l’adeguamento della piscina? La Giunta D’Alò deve dare conto alla città di queste richieste e rispondere a queste domande. In via ufficiale o in via formale, purché risponda e smetta di praticare questo silenzio tombale: quando riapre la Piscina?”

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