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Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, tre uomini tutti pregiudicati, ritenuti responsabili di una rapina e ricettazione in concorso. Le vittime dei reati contestati, sono in tutti i casi persone anziane.

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Le indagini sono iniziate  il 4 luglio 2017, quando un 74enne denunciava ai militari di quel Comando che, poco prima, mentre stava tornando a casa, all’improvviso,  era stato violentemente aggredito alle spalle da uno sconosciuto, il quale lo aveva fatto rovinare a terra provocandogli la frattura del femore.  Il malfattore era così riuscito a sottrare dalle tasche dell’anziano denunciante la somma di 1.800 euro, da questi poco prima prelevata dal locale ufficio postale. Immediato l’intervento dei Carabinieri, i quali, oltre a raccogliere la denuncia dello sfortunato pensionato,  predisponevano anche dei posti di controllo sulla S.P. 76 Acquaviva – Sannicandro di Bari, ritenendo potesse essere la via di fuga scelta dal rapinatore.

Poco dopo, nel corso di tali controlli, i militari sottoponevano a verifica  un’utilitaria con a bordo i pregiudicati. Tuttavia, almeno in quella fase, non era possibile ottenere elementi utili per ricondurre gli stessi alla commissione della violenta azione delittuosa. Nel corso delle successive indagini, consistite nella visualizzazione ed acquisizione  delle immagini di videosorveglianza dell’ufficio postale e di quelle di altre telecamere  dislocate lungo il percorso seguito dalla vittima, i Carabinieri sono riusciti ad individuare l’autore materiale della rapina in uno dei fermati. Ulteriori approfondimenti investigativi hanno quindi permesso di raccogliere elementi di connessione tra l’uomo ed i complici, consentendo di ricostruire l’esatta dinamica della rapina ed i ruoli ricoperti nella stessa da tutti i tre. In sostanza, le indagini  sono riuscite a dimostrare come  gli indagati abbiano avuto, tra loro, prima della rapina, contatti telefonici, culminati con la  loro contemporanea presenza ad Acquaviva delle Fonti nella fascia oraria interessata dal delitto. Uno dei tre quindi entrava nell’ufficio postale dove poteva  seguire i movimenti dell’anziano 76enne, mentre prelevava i soldi e li riponeva nella tasca dei pantaloni. In tale ufficio postale, tra le numerose persone presenti, vi era a distanza anche il complice

Quello adottato dagli arrestati è un “modus operandi” evidentemente talmente ben collaudato che i Carabinieri sono riusciti a ricostruire almeno due delitti analoghi, nei quali è stata accertata la responsabilità di uno degli arrestati, in concorso con terzi sconosciuti.

I tre sono finiti nel carcere di Bari, ove resteranno a disposizione della competente A.G..

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