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Ieri la sottoscrizione del protocollo d’intesa fra ministero della Salute e la Regione Puglia per l’utilizzo dei 70milioni messi a disposizione dal Governo per rafforzare la sanità ionica e oggi lo stanziamento di 90milioni di euro, approvati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), per la riqualificazione urbana del centro storico di Taranto. Ancora due interventi da parte del Governo, che dimostrano la continua attenzione per il nostro territorio e che rappresentano il risultato di un lavoro che affonda le sue radici in un lungo percorso avviato già da anni”. L’on. Ludovico Vico, esprime la sua soddisfazione per i risultati ottenuti dal Governo per Taranto.

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Ormai da mesi – ricorda Vico – ho più volte sollecitato la Regione Puglia all’utilizzo dei 70 milioni destinati dal Governo al polo oncologico dell’ospedale Moscati di Statte (Taranto) e per la formazione e l’aggiornamento professionale del personale sanitario, rientranti nel “Progetto Salute per l’ammodernamento tecnologico delle apparecchiature e dei dispositivi medico-diagnostici delle strutture sanitarie pubbliche situate nei comuni dell’area di crisi ambientale di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola”. Finalmente, grazie all’intervento del Governo, questi fondi saranno utlizzati”.

Dei 70 milioni, 19.223.110 verranno utilizzati per le sale operatorie; 200.080 per la terapia intensiva post operatoria; 3.605.110 per la piastra endoscopica; 5.882.840 per la radiologia; 17.054.146 per la radioterapia; 4.205.849 per a medicina nucleare e 543.615 per gli ecografi per un totale di 46.508.901 euro. Per le sale operatorie e’ previsto, tra l’altro, l’acquisto di un robot operatorio, di elettrobisturi, di cyber knife per la radiochirurgia, oltre a microscopi operatori di ultima generazione. Tra gli strumenti diagnostici che dovrebbero esse acquistati con le risorse del progetto, figurano, invece, tomografi di ultima generazione completi di accessori per la Tac; strumenti per la risonanza magnetica ad alto campo e per la tomoterapia; strumentazione portatile per la radioscopia La restante parte dei 70milioni dovrebbero essere utilizzati per spese di funzionamento, acquisizioni di beni e servizi e formazione. Gli obiettivi specifici del progetto sono: il potenziamento delle attività di prevenzione e promozione attiva della salute, il miglioramento dell’assistenza ospedaliera e specialistica con riguardo, in particolare, all’offerta di prestazioni sanitarie nel campo oncologico dell’ospedale Moscati di Statte attraverso la ridefinizione dei settori di intervento diagnostico e la realizzazione di un programma di adeguamento strutturale, infrastrutturale e tecnologico. Gli obiettivi riguardano, fra l’altro, la realizzazione di sale operatorie integrate che consentono un approccio multidisciplinare alle problematiche di carattere oncologico (con una sala dedicata alla chirurgia robotica); il rinnovamento del reparto di radiologia dell’ospedale Moscati con acquisizione di macchinari di ultima generazione sia per la Risonanza magnetica che per la Tac, con la predisposizione di una sala per la radiologia interventistica e realizzazione di una piastra endoscopica per l’endoscopia bronchiale; specifiche attività di formazione del personale che partiranno successivamente all’avvenuto acquisto della strumentazione tecnologica; infine, l’acquisizione di beni per la gestione informatica della presa in carico sanitaria (per le attività di prevenzione individuale e di assistenza attraverso l’ammodernamento della dotazione strumentale e tecnologica, per le attività di controllo sul territorio al fine di assicurare la vigilanza negli ambienti di lavoro e per garantire il controllo degli alimenti e degli allevamenti).

“I 90milioni destinati alla Città vecchia di Taranto, invece – continua il deputato Dem – , rientrano nel piano di investimento del valore di 740milioni di euro e fanno parte della programmazione portata avanti da 4 anni dal Mibact (ministero dei Beni e delle Attività Culturali) e che prevede un investimento di 740milioni di euro per 59 interventi in tutta Italia, finalizzati a rafforzare l’offerta culturale e potenziare i sistemi urbani e di promozione turistica. Una cifra che porta a 4,2milioni di euro il valore degli oltre 1500 cantieri della cultura in corso sull’intero territorio nazionale.

Come ha chiarito anche il ministro Franceschini, i 90 milioni di euro destinati a Taranto, potranno essere impegnati per progetti strategici integrati e plurisettoriali, dalla tutela e valorizzazione del patrimonio, alle infrastrutture urbane, al recupero architettonico, fino alla scuola, alla formazione e alle azioni per favorire l’inclusione sociale. Gli interventi saranno attuati nell’ambito del CIS già istituito con il D.L. 5 gennaio 2015 n.1, convertito con modificazioni della Legge n.20/2015, nel quadro del Piano degli interventi per la “Città Vecchia”. Tali iniziative hanno un primo obiettivo di riqualificazione della Città Vecchia nell’ambito della nuova offerta turistico-culturale di Taranto Polo internazionale dell’archeologia della Magna Grecia, attraverso l’interazione tra il MarTa e alcuni siti del territorio provinciale tarantino nonché di città d’arte emergente. Al contempo la Città vecchia può rappresentare, attraverso un nuovo posizionamento strategico dell’isola, il luogo di riferimento culturale della città.

Lo stanziamento da parte del Cipe, consente di rilanciare la Città vecchia di Taranto, così come proposto dallo stesso ministro Franceschini in seguito ad una sua visita a Taranto. Un’idea portata avanti con il ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, che proprio lo scorso 31 gennaio ne annunciò la realizzazione al Tavolo istituzionale per Taranto. In occasione della stessa riunione del 31 gennaio fu anche annunciato l’avvenuto sblocco di 71 milioni per due interventi che riguardano il Comune di Taranto: uno relativo a tre immobili pubblici nella Citta’ vecchia e l’altro al rione Tamburi, vicino allo stabilimento siderurgico, dove e’ prevista la demolizione delle case parcheggio e la realizzazione di una foresta urbana come ulteriore intervento di mitigazione ambientale rispetto all’Ilva.

L’attività e l’interesse del Governo per il territorio ionico – conclude l’on. Vico – non è un mero approccio elettorale, ma il risultato di un lungo lavoro che ha visto i suoi frutti sbocciare in questi anni”.

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