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«La politica si assuma la RESPONSABILITÀ’ di decidere, missione per cui è stata eletta, o, se non e’ capace, tolga il disturbo e vada a casa.» Non potrebbe usare parole più chiare Gianni Liviano, consigliere comunale a Taranto già più volte in contrasto con il sindaco Stefano, per stigmatizzare la posizione del primo cittadino in merito al progetto “Tempa Rossa”.

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«Ascoltare il Sindaco proporre un REFERENDUM per Tempa Rossascrive Liviano – è offensivo dell’intelligenza dei tarantini e irriguardoso verso il buon senso e verso il ruolo stesso della politica. Proporre un referendum su un tema così rilevante significa ufficializzare una cosa che in verità non sfuggiva ormai più a nessuno: e cioè che quest’amministrazione non ha una propria VISIONE sul futuro della nostra comunità, non ha una minima idea se consolidare la “città industriale” o valorizzare, come noi crediamo, ipotesi di cambiamento e di DIVERSIFICAZIONE di SVILUPPO.

Da parte nostra – conclude Liviano – il NO a TEMPA ROSSA e’ convinto e trova radice nell’impossibilità di continuare ad alimentare un qualunque possibile rischio di INQUINAMENTO. Per amore e per responsabilità siamo chiamati ad osare un FUTURO diverso

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