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Molti avranno drizzato le antenne quando leggendo o sapendo della scossa che ha colpito l’isola di Ischia ieri sera si sono sorpresi che una intensità di 3.6° potesse aver fatto crollare edifici e provocato morti.

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Il riscontro oggettivo a tale dubbio lo si trova nella profondità dell’epicentro che è di appena 5 km. Quindi molto superficiale.

Grazie ai dati della Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (sezione INGV di Napoli), progettata proprio per la sorveglianza e il monitoraggio dei vulcani campani, sono stati ricalcolati i parametri ipocentrali e la magnitudo del terremoto avvenuto ieri sera alle ore 20:57 italiane nei pressi dell’Isola di Ischia. Il valore di magnitudo durata Md è pari a 4.0 e la profondità è pari a 5 km.

Ulteriori analisi per una migliore definizione dei parametri ipocentrali e della magnitudo sono in corso e aggiornamenti verranno forniti nelle prossime ore non appena verranno analizzati tutti i dati disponibili.

Di seguito la mappa (aggiornata alle ore 00:28) con la distribuzione del risentimento sismico espressa in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) secondo i questionari arrivati fino a questo momento sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/

Un intero nucleo familiare di sette persone è rimasto imprigionato dopo il crollo della propria abitazione in località La Rita: estratti vivi un uomo (il padre), due donne e , verso le 4, un bimbo di 7 mesi, Pasquale.

Ingenti i danni nel comune di Casamicciola, nella parte settentrionale dell’isola, dove sarebbero crollate sei case. Una donna è morta dopo essere stata colpita dai calcinacci della chiesa di Santa Maria del Suffragio. Il cadavere di una seconda donna è stato individuato sotto le macerie di un’abitazione.

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