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Trovare lavoro a Taranto è ancora possibile? Se dovessimo analizzare la situazione economica della città, la risposta sarebbe alquanto pessimistica. I dati rilevati dall’Agenzia Lavoro e Formazione Professionale, infatti, non sembrano andare incontro a chi cerca un impiego. Secondo i numeri, a Taranto si trovano 11.000 giovani disoccupati, compresi fra i 18 anni ed i 26. E il tasso di disoccupazione della provincia, invece, si attesta sul 18,9%: in aumento del +0,4% rispetto ai dati dell’anno precedente. Lo sconforto, però, non fa mai bene: bisogna ritornare in pista e prendere di petto la situazione. Questo perché, pur essendo difficile, trovare lavoro a Taranto è comunque possibile. A patto di seguire certi consigli.

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Come trovare lavoro a Taranto?

Per trovare un lavoro, bisogna prima cercarlo: spesso è qui che emergono tutte le prime difficoltà, che poi abbattono le percentuali di successo. Perché oggi gli impieghi vanno ricercati online, presso i  portali di annunci di lavoro come Kijiji: è sufficiente fare una ricerca inserendo la città, ed è subito possibile trovare tutte le offerte di impiego per tipologia, per data di inserimento e altro. Così si ottimizzano i tempi, ed è facile candidarsi per tantissime posizioni aperte in pochi minuti. Un altro sistema efficace per trovare lavoro su Internet, è iscriversi presso le piattaforme di networking professionale: ampliando la propria rete, si possono valorizzare le proprie competenze e sottoporle all’attenzione di aziende e clienti. Infine le auto-candidature: possibili grazie ai siti web delle imprese, che di norma cercano dipendenti anche tramite il proprio portale.

Altri consigli per trovare un’occupazione

Le società che si occupano di selezione e job placement, sono sempre una risorsa preziosa nella faretra di chi va a caccia di un lavoro. Sono nella fattispecie soluzioni senza tempo, che dimostrano di resistere anche alle novità del digitale. E poi ancora il web: se vi trovate in una situazione di impasse, sfruttate questo tempo per informarvi su Internet, per studiare e per formarvi. Invece di aver perso ore, giorni o settimane, li avrete investiti in ottica futura.

Curriculum e lettera di presentazione

Quanto pesano il curriculum e la lettera di presentazione? Tantissimo, a patto che sappiate come compilarli, senza mai mentire sulle vostre competenze. Innanzitutto lasciate perdere il modello CV Europass: vecchio di 20 anni, è brutto e poco agile. Optate per un curriculum personalizzato fatto con un template Photoshop, massimo a due pagine, e con le informazioni più importanti in primo piano. Poi, prima di spedirlo, non dimenticatevi della lettera di presentazione. Anch’essa determinante. Scrivetela nella mail (dunque non allegatela), e accertatevi che sia redatta in italiano corretto. Come scriverla? Esaltando ciò che potreste dare in caso di assunzione. E distinguendovi dalla concorrenza, con uno stile sobrio ma interessante. Infine, introducete alcune informazioni del curriculum.

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