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Con l’avvento del web sono radicalmente cambiate le modalità con cui gli italiani si informano e tra i settori meglio inseriti nel processo di digitalizzazione figura quello del travel. Infatti, quello dei viaggi, realizzando ben il 44% dei volumi, rimane il comparto più forte tra gli acquisti online con una crescita pari al 10%. La rete viene utilizzata in differenti fasi del viaggio: prima con la prenotazione, poi con l’impiego di disparate App per orientarsi ed infine al ritorno per condividere sui social le immagini più belle della vacanza appena terminata.

Anche per quanto riguarda il momento dell’acquisto, il mondo del web offre un’esperienza d’acquisto sui generis. Infatti accanto alle offerte last minute, online è possibile prenotare un’intera vacanza risparmiando fino al 40% rispetto alle tariffe standard. Come? Semplicemente affidandosi a piattaforme specializzate nel couponing che ogni giorno permettono agli utenti di prelevare in modo gratuito coupon da utilizzare su siti come eDreams o su siti di singole compagnie aeree (come ad esempio i codici sconto di Vueling, compagnia sempre più presente in Puglia), per ottenere prezzi ribassati su voli e hotel. A questo punto è lecito chiedersi quali siano le mete più desiderate e ricercate da viaggiatori italiani e stranieri. Sebbene le capitali rimangano un classico, sono sempre di più coloro che sognano il mare! Tra i litorali più apprezzati in Italia c’è proprio quello pugliese e non a caso i Dati dell’Osservatorio del Turismo della Regione rivelano andamenti decisamente positivi sul fronte delle prenotazioni in questo territorio del Sud Italia. Infatti, nel corso del 2016 si sono registrati il 6.4% in più di arrivi e dopo un periodo di leggero calo anche il turismo nazionale sembra consolidarsi in questo territorio con un aumento di arrivi e presenze rispettivamente del 4.5% e del 2%. Decisamente al di sopra delle aspettative anche la curva relativa alla destagionalizzazione che grazie ad un flusso sempre più imponente di stranieri si mantiene costante, impegnando così le strutture anche nei mesi solitamente considerati di bassa stagione. Inglesi, tedeschi, russi: la provenienza dei viaggiatori stranieri è diversificata e porta il tasso di internazionalizzazione al 23.2%. Se l’andamento dei mesi e le prenotazioni dall’estero sono i dati che più saltano all’occhio, l’analisi del 2016 mette in luce un’altra importante tendenza relativa alla localizzazione delle strutture ricettive. Infatti, sebbene Gargano e Salento, continuino ad essere capofila, anche i territori dell’entroterra registrano una crescita tutt’altro che trascurabile.

Dunque, non solo turismo balneare. Tra le sfide future, un passo cruciale consiste proprio nel recupero del patrimonio tradizionale e culturale attraverso cui incrementare anche le esperienze di turismo alternative alla scoperta dei borghi e dei centri storici di cui la Puglia è ricca.

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