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Appresa la notizia della scomparsa  di Nicola Carrino, il sindaco e l’amministrazione comunale tutta si unisce al dolore della famiglia.

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Dell’artista, scultore e urbanista e autore di opere di grande impatto visivo e percettivo, la sua Taranto, cui era rimasto sempre legato anche negli anni della sua permanenza a Roma, porterà vivido il ricordo e la sua memoria nell’opera di ripensamento di Piazza Fontana, sintesi del rapporto tra l’arte, la società e il contesto urbano.

Taranto piange un figlio suo che ha dato onore e orgoglio alla città.

Dall’Enciclopedia Treccani:

Carrino, Nicola. – Scultore italiano (n. Taranto 1932). Dopo una prima esperienza nell’ambito della pittura, a Roma dal 1962 ha fatto parte del Gruppo 1, applicandosi alla progettazione di sculture costruite con oggetti e materiali industriali in una ricerca di ordine razionale. Promotore di interventi sull’ambiente, ha realizzato dal 1969 grandi opere metalliche tridimensionali, geometrico-modulari, componibili tra di loro in modo da dar luogo a una grande varietà di interrelazioni sia programmate che libere. Le sue opere, esposte anche in importanti musei italiani ed esteri, sono spesso installazioni monumentali che incidono sul paesaggio o sull’urbanistica.

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