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Finalmente ci siamo. Dopo anni di attesa, speranze, e qualche rassegnazione, sono partiti i lavori di rigenerazione dell’impianto sportivo “Campus Savarra” a Grottaglie. Un nome che per tanti suona come un’eco dell’adolescenza, delle estati infinite, dei tornei sulla terra, delle partite fino a sera e delle amicizie nate a bordo campo.

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Oggi, grazie al bando nazionale “Fondo Sport e Periferie 2023”, quello spazio torna a vivere. Anzi, rinasce. La fase di demolizione è già cominciata e nei prossimi mesi prenderà forma un progetto ambizioso: un impianto moderno, inclusivo, sicuro e pensato per le nuove generazioni.

La notizia non passerà inosservata soprattutto per chi quel campo lo ha calcato. Non capita spesso, infatti, che un’opera così simbolica venga finanziata, progettata e realizzata proprio qui, in quella che molti definiscono ancora una “zona periferica” della città. Eppure, è anche da lì che può rinascere una comunità. Lo dimostra questo esempio, simile a quanto accaduto in altri casi di rigenerazione urbana in Italia e in Europa.

Un tema che si collega perfettamente alla vocazione sportiva e sociale di Grottaglie, già trattata anche in altri momenti dalla nostra redazione, come nel caso del restyling del campo comunale.

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Quando sono iniziati i lavori

I lavori sono cominciati da pochi giorni, con la prima fase – quella della demolizione dell’impianto esistente – che rappresenta il passo iniziale e simbolico verso la rinascita del “Savarra”. I cartelli di cantiere parlano chiaro: la fine dei lavori è fissata entro l’estate 2026. Un countdown che ha già acceso le speranze degli sportivi e delle famiglie della zona.

Demolire non è solo distruggere. È preparare spazio per qualcosa di nuovo. E in questo caso, quel “qualcosa” ha un significato profondo per tutta la città.

Cosa prevede il nuovo progetto

Il progetto finanziato prevede una rigenerazione completa del polo sportivo. Non un semplice restauro, ma una trasformazione strutturale e funzionale. Il nuovo “Campus Savarra” comprenderà:

  • Un campo da calcio moderno, con fondo in materiale sintetico e impianto di illuminazione.
  • Un’area attrezzata per basket e pallavolo, con pavimentazione tecnica adatta ad ogni stagione.
  • Spogliatoi, servizi igienici, aree comuni e spazi di aggregazione.
  • Accessibilità per tutti, con abbattimento delle barriere architettoniche.

Il tutto sarà integrato nel tessuto urbano, con attenzione alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. Non solo sport, ma anche spazio sociale: un luogo di ritrovo, di crescita, di relazione.

Sport e periferie: un binomio che cambia il volto della città

Il significato profondo di quest’opera va oltre il cemento. Riguarda la visione di città. E riguarda la periferia, spesso relegata ai margini ma in realtà carica di potenziale umano, creativo, comunitario.

Proprio per questo il “Fondo Sport e Periferie” nasce con un’idea precisa: usare lo sport come leva di giustizia sociale. Perché un campo da gioco non è solo un luogo dove si rincorre un pallone. È uno spazio dove si impara il rispetto, la disciplina, il gioco di squadra. Dove ci si conosce, ci si confronta, si cresce insieme.

In un’epoca dove la solitudine giovanile e il disagio sociale crescono anche nei piccoli centri, avere spazi sicuri, ben progettati e accessibili è una delle chiavi per costruire una comunità più forte e coesa.

Le parole del sindaco di Grottaglie

Il sindaco di Grottaglie, parlando dell’opera, ha dichiarato:

“Lo sport è al centro della missione di questa Amministrazione, per offrire alle generazioni future la possibilità di fruire di una città riqualificata, rinnovata e rigenerata. Il termine di consegna della nuova struttura, che comprenderà campo da calcio, da pallavolo e basket, con spazi dedicati a spogliatoi e servizi necessari, è fissato per fine estate 2026. Siamo tutti in attesa di rivivere questi spazi all’aperto, di sentire le voci di giovani che si ritrovano attorno ad un pallone, in un luogo sicuro e adatto alle loro esigenze”.

Parole semplici ma piene di visione. Perché investire nello sport significa investire nel futuro, nell’educazione, nella qualità della vita urbana.

Un luogo di memoria e futuro

Per molti grottagliesi, “il Savarra” non è solo un impianto sportivo. È un luogo dell’anima. Quanti bambini hanno iniziato lì il loro primo dribbling? Quante squadre di quartiere si sono sfidate fino all’ultimo minuto? Quante sere d’estate con le bici parcheggiate e le grida a bordo campo?

Rivederlo prendere forma, con una veste nuova, significa anche riconnettersi a quei ricordi, rileggerli alla luce del presente e consegnarli – rinnovati – alle generazioni future.

Grottaglie cambia, si evolve, ma non dimentica. E questo cantiere non è solo un’opera pubblica: è una dichiarazione d’intenti. È un invito a tornare in campo. A giocare, insieme.

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