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«L’indagine della magistratura dimostra ciò che denunciamo da tempo, ossia l’opacità della gestione di Aeroporti di Puglia. Una gestione che finora è sembrata rivolta più a favorire determinati interessi locali che a promuovere una reale e concreta valorizzazione del turismo e dei trasporti in tutte le aree delle regione. » Lo dichiara l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, in merito alla notizia dell’indagine che la Procura di Bari ha aperto nei confronti di Aeroporti di Puglia per la presunta violazione di normative nazionali e comunitarie sull’assegnazione di fondi europei per il turismo e di quelli del bilancio autonomo della Regione.

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«Dato che la vicenda riguarda anche i fondi europei – prosegue la D’Amato, tornerò a chiedere alla Commissione Ue di far luce su come queste risorse sono state utilizzate. Già sei mesi fa presentammo un’interrogazione alla Commissione europea, che però ci rispose di non avere informazioni su finanziamenti a Ryanair. Sono due le opzioni: o Bruxelles mente o la Regione ha mentito a Bruxelles. Inoltre, l’anno scorso, abbiamo chiesto lumi sugli oltre quattro milioni di euro di fondi europei stanziati per potenziare il traffico dei passeggeri dell’aeroporto di Grottaglie, risorse poi scomparse nel nulla

Per l’eurodeputata tarantina, «al di là di fatti oggi sotto indagine della magistratura, bisognerebbe rivedere l’intero assetto gestionale e operativo di Adp. C’è da troppo tempo un palese conflitto di interessi, dato che l’ente è controllore e controllato nell’assegnazione dei contributi per il settore aeroportuale regionale.

Inoltre – conclude la portavoce 5Stelle a Bruxelles – Adp è concessionario unico di aeroporti che dovrebbero essere posti in reciproca concorrenza e complementarità. Non è un caso che il potenziamento dello scalo di Grottaglie sia stato dimenticato».

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