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Una foto vecchia ed originale: siamo nell’aeroporto di Grottaglie, agli inizi degli anni ’30.

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Gli aerei al suolo sono dei Nieuport, caccia monomotore biplano sviluppato dall’azienda francese Société Anonyme des Établissements Nieuport.
L’aeroporto di Grottaglie nacque principalmente dall’esigenza di difendere il porto di Taranto. Negli anni 1915-1916 furono costruiti i primi hangar per dirigibili e piccoli aerei nella piana della masseria di Scasserba di Grottaglie, a pochi chilometri dal mar Piccolo e lungo la traiettoria verso Brindisi. Durante il ventennio fascista, in cui le forze armate furono notevolmente potenziate, l’aeroporto divenne Scuola Centrale di Pilotaggio per oltre 200 allievi di varie nazionalità e fu intitolato al tenente di vascello Marcello Arlotta, scomparso nel mare Adriatico durante la Prima guerra mondiale. Nel 1939 dette prova di una perfetta organizzazione militare: infatti, a soli 23 minuti dall’ordine ed in sole 36 ore, fu in grado di trasportare in Albania un intero reggimento dei Granatieri di Sardegna con 40 trimotori.

Durante la Seconda guerra mondiale assunse il compito di proteggere i porti di Taranto , di Brindisi e la città di Lecce.

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