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L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (AdSPMI) ha avviato in data 13 febbraio 2021, nonostante le avverse condizioni meteo, l’operazione di recupero, restauro e risanamento delle due sculture rappresentanti le Sirene di Taranto, opera artistica dello scultore tarantino, Francesco Trani, realizzata nel 2001 ed oggi oggetto di pregio, narrazione e leggenda per la città dei due mari. Le Sirene sono posizionate sulla scogliera della Darsena della Capitaneria di Porto in Mar Grande che insiste nelle specchio acqueo rientrante nella circoscrizione territoriale dell’AdSP sin dal 2004.

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L’operazione è stata presa in carico dalla AdSPMI con l’obiettivo di recuperare e rigenerare le due sculture messe a dura prova dal corso del tempo, dalle intemperie e dall’azione del mare nei loro 20 anni di vita. Le opere rappresentano una delle numerose attrattive culturali ed artistiche per cittadini e turisti in visita nella città Vecchia, vantando una posizione privilegiata proprio lungo l’affaccio sul golfo del Mar Grande dalla “ringhiera” della promenade del Corso Vittorio Emanuele.

Tale intervento si inserisce nell’ambito delle azioni intraprese dall’Ente a favore della rigenerazione del binomio porto–città che trova nel Piano Operativo Triennale 2020-2022 dell’AdSPMI la sua più ampia valorizzazione, attraverso l’individuazione di un set di azioni volte al raggiungimento dell’obiettivo strategico “Porto e Territorio”. Trattasi di una vera e propria “operazione bellezza” nell’ambito della quale l’Ente ha ambisce alla creazione di una continuità fisica ed infrastrutturale tra il porto di Taranto e la città, sia grazie al progetto di rigenerazione del waterfront ma anche attraverso iniziative volte alla costruzione condivisa di una rinnovata identità portuale e marittima, in linea con le buone pratiche promosse da altri porti europei.

Dopo l’operazione di salpamento con gru su pontone, si procederà con l’allestimento di un cantiere di recupero e risanamento delle sculture in una piccola area del vicino porticciolo turistico “Molo Sant’Eligio” ove, dopo lo studio preliminare dell’opera, lo scultore opererà “a vista” utilizzando materiali speciali per il recupero, il restauro ed il risanamento dei materiali cementizi componenti le sculture. Tale attività sarà espletata anche grazie alla collaborazione da parte di operatori e imprese del cluster portuale jonico che cureranno, tra l’altro, le attività di salpamento, la messa in disponibilità di aree e la fornitura di materiale preconfezionato per il restauro.

L’intervento di recupero delle Sirene di Taranto si colloca, pertanto, anche nella interessante prospettiva di rigenerazione dell’affaccio a Mar Grande della Città Vecchia e ambisce ad arricchire il patrimonio culturale e turistico della destinazione Taranto attraverso nuovi elementi di bellezza diffusa. L’AdSP, congiuntamente all’Amministrazione comunale tarantina, sta infatti portando avanti una serie di progettualità volte alla promozione di Taranto e della sua vocazione di città di mare e meta turistica d’eccellenza. Tra questi il complesso di attività connesse al percorso di riqualificazione fisica e infrastrutturale del waterfront, area di intersezione e di interazione tra città e porto e di valorizzazione dell’arte e della cultura marittimo-portuale come fattori chiave per una rinnovata concezione dello spazio pubblico.

Il programma delle attività di recupero delle due Sirene dovrà completarsi in tempo per l’appuntamento del tappa del SailGP nel mar Grande di Taranto del 5-6 giugno prossimi  tappa europea della competizione velica internazionale che contribuirà a far conoscere una Taranto diversa anche ad un pubblico internazionale.

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