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«Bene il confronto sulla sanità, ma Taranto non può attendere otto anni il nuovo ospedale» A dichiararlo è Renato Perrini, consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti.

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«Prendo atto con soddisfazione – scrive ancora Perrini – della iniziativa del sindaco Stefàno di aprire un dialogo con tutte le forze politiche, istituzionali ed associative del territorio per un confronto sulla sanità nella nostra provincia e, in particolare, sul piano di riordino ospedaliero. Dalle sue ultime dichiarazioni pubbliche assumo anche che la sua posizione rispetto alla costruzione del nuovo ospedale “San Cataldo” si allinea a ciò che da tempo il sottoscritto va segnalando. Le emergenze di Taranto e della sua provincia sono attuali e gravi. Un nuovo ospedale pronto, se tutto va bene, non prima dei prossimi otto anni, non risolve queste emergenze. Una convinzione che da tempo mi sono formato girando la provincia e visitando i vari reparti. Idea che si è ulteriormente e definitivamente consolidata dopo aver visitato nei giorni scorsi il reparto di oncologia dell’ospedale Moscati. Davvero inqualificabile il modo in cui gli ammalati sono costretti ad attendere le necessarie cure, nonostante il grande impegno di medici ed operatori sanitari. C’è un problema di strutture insufficienti oltre che di organico sottodimensionato. Non possiamo attendere otto anni!

La strada da percorrere – conclude Perrini – è quella di potenziare subito il Moscati, adeguando i reparti già presenti e istituendo quelli che ancora mancano. Per questo nei prossimi giorni chiederò al Direttore Generale dell’ ASL di organizzare un sopralluogo con i tecnici preposti per individuare ogni possibile soluzione da proporre in fase di necessaria revisione del piano di riordino ospedaliero. »

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