xylella
Una croce di colore rosso tracciata su alcuni ulivi infettati dalla 'Xylella fastidiosa', il batterio che sta decimando gli ulivi del Salento, Brindisi, 24 marzo 2015. ANSA/ MAX FRIGIONE
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Dalla vicenda Xylella abbiamo ancora tanto da imparare. Come cittadini, come politici, da rappresentanti delle Istituzioni.” Lo scrive il senatore del Partito Democratico, Dario Stefàno attraverso la propria pagina facebook in relazione alle ultime notizie sull’opposizione di alcuni sindaci al decreto Martina per contrastare la xylella fastidiosa.

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Forse – aggiunge il parlamentare salentino – stiamo ancora elaborando il lutto e ci ostiniamo a voler piantare bandiere che rappresentano, purtroppo, solo “successi” vacui. E, mentre si continua a discutere su cosa è meglio fare, spesso senza competenza, il vero nemico – il patogeno da quarantena che ha colpito la Puglia – continua inesorabilmente la sua avanzata. Nessuno di noi è purtroppo in grado di definire cosa è meglio fare al cospetto di un batterio che gli scienziati di tutto il mondo non sono riusciti ancora a combattere. Dopo il fronte degli ambientalisti, quello dei complottisti, dei cantanti e degli attori, delle sedi giudiziarie e dei politici risolutori o delle inutili task force, ora si è aperto anche quello dei sindaci che si oppongono all’unico rimedio possibile di lotta, quella al vettore che diffonde la malattia. Io sono con Carlo Salvemini che ha saputo assumersi la responsabilità di non opporsi perché occorre rispettare la legge e seguire la strada tracciata dalla scienza. Non ho certamente la pretesa di indicare una ricetta “miracolosa”, ma credo anch’io che per contrastare la Xylella, con la quale purtroppo dobbiamo imparare a convivere, serva affidarsi al buon senso e siano necessarie tre cose:
– fiducia nella scienza e nelle Istituzioni “competenti” a decidere;
– una pacificazione sociale: non serve essere gli uni contro gli altri in una battaglia improba per affermare proprie tesi miracolose. Occorre grande impegno, invece, nel ricostruire un senso comune di collettività: il nostro territorio è ferito, è vero, ma dobbiamo tornare subito a lottare facendo squadra, tornando uniti;
– idee, supportate scientificamente e accompagnate da risorse finanziarie adeguate, per attuare gli strumenti di contrasto, alleviare le sofferenze di agricoltori e vivaisti, dare un futuro all’agricoltura pugliese e al suo patrimonio paesaggistico, così duramente colpiti nel loro simbolo millenario, l’olivo.

Anche perché – conclude il senatore del Partito Democratico, Dario Stefàno – l’UE sembra intenzionata a far ripartire la procedura d’infrazione contro il nostro Paese, chiedendo l’intervento della Corte di Giustizia“.

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