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Dopo il grande successo delle tre passate edizioni (nel 2015 circa 250 mila presenze, 2,7 milioni di visualizzazioni di #unomaggiotaranto su Twitter – arrivando in Trend Topic – più di un milione di visualizzazioni tra Twitter, Facebook e Instagram) torna l’Uno Maggio di Taranto, manifestazione interamente autofinanziata, creata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, un gruppo di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva nel 2012.

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Anche quest’anno la direzione artistica è affidata a Michele Riondino e a Roy Paci con il prezioso contributo di una new entry, il cantauore tarantino Diodato. A condurre l’evento saranno Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera. Numerosi sono gli artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito.  Dalle ore 14.00 saliranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche: Afterhours, Ghemon, Levante, Litfiba, LNRipley, Beatrice Antolini, Ministri, Luminal, Teatro degli Orrori, Niccolò Fabi, Andrea Rivera, Renzo Rubino, Daniele Silvestri, Subsonica, Selton, Giovanni Truppi.

Participeranno al concerto anche alcuni tra i più talentuosi artisti tarantini: Mama Marjas, Orchestra mancina, Terraross, SFK, Fidoguido, Frank Buffoluto.  La manifestazione sarà seguita con una serie di finestre informative su Radio1Rai. La rete diretta da Flavio Mucciante sceglie di raccontare, attraverso le voci di Ilaria Sotis e Silvia Boschero, la festa dei lavoratori, con un lungo speciale in diretta che vede proprio nella città di Taranto, e nel suo #unomaggio, una delle tappe principali di una giornata ricca di eventi e significato. Il concerto sara’ anche trasmesso in diretta video sul canale 85 digitale terrestre.

L’Uno Maggio di Taranto non è un evento. È piuttosto la punta visibile di un processo ben più ampio e quotidiano che coinvolge la cittadinanza tarantina tutto l’anno. È il frutto dell’impegno politico incessante del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti che dal 2012 tenta di spezzare la contrapposizione tra diritto alla salute e diritto al lavoro, per provare a immaginare insieme una soluzione inedita che consenta alla città di Taranto di rinascere. Senza compromessi al ribasso. Non può esserci una scelta tra rischio tumori e posto di lavoro. E nemmeno è accettabile una via di mezzo. Taranto non ha bisogno di nuovi padroni né di altre catene, per questo il Comitato dei Liberi e Pensanti chiede una legge che garantisca lavoro e salute. La proposta di legge è stata presentata agli stessi lavoratori Ilva, prime vittime del finto obiettivo di governo e sindacati di tutelare e salvare Taranto.

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