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Niente orari continuati, nessun servizio di guida turistica e, in molti casi, operatori che non parlano l’inglese.

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Sono questi alcuni dei punti critici emersi da un’indagine condotta dal Movimento 5 Stelle in Puglia sugli IAT, gli uffici di informazione, accoglienza e assistenza turistica. “Sappiamo bene che sempre più turisti programmano le loro vacanze in modo autonomo, attraverso internet e, una volta arrivati a destinazione, si trovano di fronte all’esigenza di reperire informazioni puntuali, contestualizzate e dettagliate – dice Rosa D’Amato, eurodeputata M5S – Purtroppo gli IAT non vengono incontro a questa esigenza. L’organizzazioni di questi uffici non è adeguata ad affrontare le sfide di un mercato del turismo sempre più concorrenziale. E’ impensabile che uffici di informazione chiudano a pranzo o che gli operatori che vi lavorano non parlino almeno l’inglese. Purtroppo, è questo quello che abbiamo rilevato nella nostra indagine“.

Per queste ragioni, il Movimento 5 Stelle ha inviato i risultati dell’indagine e alcuni suggerimenti al presidente della Regione Nichi Vendola, all’assessore regionale al Turismo e al dirigente di Puglia Promozione. Tra i suggerimenti, anche quello di rendere gli IAT più partecipati, dando spazio al contributo dei privati, cioè agli attori del turismo. “Siamo alle porte dell’estate – conclude l’eurodeputata tarantina D’Amato – Serve un processo di rinnovamento e adeguamento degli IAT. La Puglia non può cullarsi solo sulle sue bellezze. Prima o poi, potrebbe essere sostituita da altre destinazioni che, nel frattempo, sono diventate più attrattive e competitive. E soprattutto ‘più a misura di turista‘”.

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