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«Il 9 e il 10 dicembre Finmeccanica ha prodotto un netto cambiamento di scenario nel negoziato sul contratto aziendale.» A renderlo noto è un comunicato della FIOM – CGIL nazionale del 10 dicembre scorso.

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«Finmeccanica – afferma il comunicato sindacale – ha dichiarato che intende chiudere il negoziato su tutti i temi entro il 23 dicembre e, se ciò non accadrà, darà DISDETTA degli accordi collettivi prima del 1° gennaio 2016. Ha dichiarato che non vuole l’ultrattività degli accordi nella nuova One Company.
Si tratta di un atteggiamento inaccettabile: per la Fiom-Cgil i tempi del negoziato non possono essere l’unico criterio per valutare un accordo. Il merito sarà per noi l’elemento decisivo su cui valutare un’ipotesi di accordo che, comunque, dovrà essere presentata nelle assemblee e votata da tutti i lavoratori.
L’impostazione attuale di Finmeccanica nei fatti propone una riduzione dei diritti e delle retribuzioni derivanti dagli accordi in essere.
Si conferma in modo esplicito quanto come Fiom-Cgil avevamo intuito. La procedura di articolo 47 e la vicenda dell’orario plurisettimanale a comando dimostrano che la trattativa sul contratto aziendale si sviluppa in un quadro di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale.
I testi presentati in questi due giorni sulle relazioni sindacali e sui permessi retribuiti confermano questa impostazione.
Il primo riduce gli spazi di contrattazione all’interno degli stabilimenti (non sono previsti gli accordi sulla professionalità, le informazioni sull’andamento delle retribuzioni, ecc.) e non introduce elementi di innovazione significativi su una materia come quella degli appalti, che l’azienda affermava di voler regolamentare bonificare.
Il secondo taglia radicalmente i permessi per visite mediche specialistiche a 48 ore all’anno e azzera tutti gli accordi sindacali sul welfare e permessi retribuiti a vario genere vigenti nelle varie aziende (tra i quali maternità, assistenza familiare, malattia figli, ecc.), riducendo tutto a quanto previsto dal Contratto nazionale.
L’impresa ha annunciato inoltre di voler presentare ulteriori due documenti su trattamenti di trasferte, trasferimenti collettivi e su indennità di turno, sempre entro il 23 dicembre p.v..
Per la Fiom-Cgil il merito su cui è possibile fare un accordo con Finmeccanica è il mantenimento dei livelli di contrattazione oggi esistenti in Finmeccanica, senza pretendere di unificare al rialzo i trattamenti e invece ragionando su un adeguato bilanciamento e adeguate compensazioni per i lavoratori.

Come Fiom-Cgil – conclude il comunicato sindacale del 10 dicembre – abbiamo deciso di convocare l’assemblea di tutti i delegati RSU per il giorno 16 dicembre per valutare insieme il cambio di impostazione di Finmeccanica e per assumere tutte le decisioni conseguenti.
Invitiamo tutte le RSU ad organizzare e sviluppare tutte le iniziative che consentono il pieno coinvolgimento dei lavoratori.»

Iniziativa che evidentemente non ha trovato il favore di Finmeccanica, come evidenziato da un secondo comunicato sindacale che illustra lo sviluppo della vicenda in questi termini: «Nella giornata di ieri (16 dicembre, N.d.R.) Finmeccanica ha comunicato alle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm la sospensione dell’incontro previsto per oggi in Confindustria, a seguito delle iniziative programmate per la stessa giornata negli stabilimenti di Torino Caselle, Vergiate e Cascina Costa. Le iniziative, decise nelle assemblee con le lavoratrici e con i lavoratori – e condivise dalla delegazione trattante e dalla Fiom-Cgil nazionale – a seguito delle dichiarazioni di Finmeccanica sulla volontà di chiudere il negoziato entro il 23 dicembre o, in alternativa, presentare disdetta di tutta la contrattazione integrativa oggi esistente nel gruppo, hanno avuto una riuscita straordinaria.
Per la Fiom-Cgil il negoziato deve continuare, mantenendo gli incontri del 18, 21, 22 e 23 dicembre, senza condizioni vincolanti di tempo e senza minacce di disdette. La Fiom intende condurre una vera trattativa per arrivare a un accordo unitario votato da tutti i lavoratori.
L’incontro fissato per domani in Finmeccanica, a delegazioni ristrette, deve servire a rimuovere gli ostacoli che hanno portato alle iniziative di sciopero, in particolare le iniziative unilaterali.
Per quanto ci riguarda, siamo disponibili a riprendere la trattativa per giungere ad una sintesi condivisa da sottoporre al voto vincolante di tutti i lavoratori.

Il nostro auspicio – conclude il comunicato della FIOM – CGIL nazionale – è che l’incontro di domani serva proprio a determinare queste condizioni e a ristabilire un clima di serenità tra le parti che consenta, a partire dal 21 dicembre, di riprendere il negoziato sui temi ancora aperti, sospendendo a quel punto tutte le iniziative di lotta in essere e programmate. »

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