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Una Puglia sempre più veloce, più agile, con una burocrazia più efficiente. E’ questa la Puglia del futuro. La Puglia che farà della banda ultra larga l’infrastruttura portante dell’intero sistema economico e sociale regionale.

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Saranno 148 i Comuni pugliesi che, entro giugno 2016, beneficeranno della connettività a fibra ottica: 2.682.311 cittadini, 47 aree produttive (ASI e PiP) e 1.217.690 unità immobiliari. Duemila chilometri di rete ottica e un beneficio occupazionale di almeno 500 occupati per i primi tre anni nei settori impiantistico, civile, elettronico e delle telecomunicazioni. L’intervento produrrà ricadute occupazionali a lungo termine e farà stimolo al mercato delle telecomunicazioni sia per i produttori di apparati, sia per gli operatori e per l’indotto.

A realizzare l’opera la Società Telecom Italia S.p.A., vincitrice del “bando regionale per lo sviluppo delle Rete a Banda Ultra Larga nella Regione Puglia”, con un investimento complessivo di 95.068.000 di euro di cui 61.728.411,35 di euro di contributo regionale. Grazie all’impiego diffuso di banda ultra larga i cittadini pugliesi potranno accedere ai servizi di Pubbliche Amministrazioni e privati più velocemente e con maggiore facilità, le imprese potenziere il confronto con i mercati globali e le Amministrazioni pubbliche potranno usufruire ed erogare servizi complessi capaci di migliorare i processi interni e inter amministrativi.
“È una nuova è importante sfida globale – ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia – cittadini, imprese ed enti pubblici avranno a disposizione un ‘contenitore enorme’. Spetta a loro riempirlo di contenuti, e questi contenuti potranno migliorare la qualità della vita di tutti. Ciascuno potrà avere a disposizione un modo potente per comunicare, allo stesso modo, con il vicino e con il resto del mondo. È un’infrastruttura ben più grande di autostrada o di una ferrovia perché è senza confini. Con la Banda Ultra Larga da Foggia a Santa Maria di Leuca offriremo la possibilità di superare un gap che caratterizza ancora il nostro Paese nei servizi di Agenda Digitale. Le reti di telecomunicazioni sono ormai il sistema nervoso di ogni Paese moderno e, in prospettiva, saranno ancora più importanti perché non collegheranno soltanto decine di milioni di computer e oggetti ma anche miliardi di persone”.

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“L’orizzonte – ha proseguito – è il 2020, con l’uso delle risorse della nuova programmazione. I 61.728.411,35 di euro che abbiamo utilizzato con questo bando rappresentano solo il primo step di un lungo cammino che abbraccerà i prossimi sette anni e consentirà a giovani specializzati e ricercatori di trovare nuove occasioni di lavoro mentre alle imprese tradizionali la possibilità di lavorare meglio e con strumenti nuovi. C’è bisogno, allora, dell’impegno di tutti: del settore ICT, delle imprese, delle associazioni, degli enti, dei cittadini. È un investimento vitale per la nostra economia”.

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“Stiamo vivendo – ha concluso l’assessore – un’esperienza unica: la crisi sta cambiando i modelli di consumo delle persone mentre l’innovazione stravolge quelli di produzione e di vendita. Usare le nuove tecnologie può far correre il rischio di diminuire gli occupati, oppure, generare nuove opportunità. Dobbiamo decidere noi, i pugliesi, il Paese, se rimanere nella condizione della crisi o entrare in quella delle opportunità. La Banda Ultra Larga è una delle strade su cui far camminare i nuovi progetti e le nuove idee”.
La Regione Puglia persegue da tempo una propria visione sulla Banda Larga e Ultra Larga. E’ del 2011, infatti, il “Piano Strategico Regionale per lo sviluppo della Banda Larga in Puglia” che definisce gli indirizzi regionali in materia di infrastrutturazione a Banda Larga e Banda Ultra Larga. La strategia, oltre a portare a sistema le iniziative progettuali già sviluppate o in corso di realizzazione sul territorio, rappresenta un quadro di riferimento cui tutte le misure regionali tendono in sinergia. Lo stesso “bando per lo sviluppo delle Rete a Banda Ultra Larga nella Regione Puglia” è il risultato di un lavoro di squadra che ha già portato la Puglia ai vertici della copertura della banda larga.

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Il bando, aggiudicato da Telecom Italia, è finanziato nell’ambito di un accordo tra Regione Puglia e Ministero dello Sviluppo Economico, con un contributo pari a 61.728.411,35 di euro di cui 41.806.111,35 a valere sul POR FESR Puglia 2007-2013 – PAC, Asse I; 17.000.000,00 a valere sulla Delibera CIPE n. 62/2011, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro sottoscritto in data 25 Luglio 2013; 2.922.300,00 a valere sul cofinanziamento statale per progetti a favore dei sistemi distrettuali di cui al D.M. 7 Maggio 2010 del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. E’ stato concepito dal governo Monti per portare la banda ultra larga nelle cosiddette zone del sud a fallimento di mercato ossia dove il mercato da solo non dimostra interesse a investire.L’obiettivo è portare connettività ad almeno 30 megabit per secondo (Mbps, unità di misura che indica la capacità-velocità di trasmissione dei dati su una rete) e a 100 Mbps, sfruttando il modello Nga (Next generation Access).

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