sport calcio
Pubblicità in concessione a Google

Non c’era da farsi troppe illusioni davanti ad una oggettiva situazione di difficoltà; una situazione societaria non delle migliori, i giocatori della prima squadra senza tesseramento, molte speranze ma pochi fatti concreti. Il Potenza scende in campo al “D’Amuri” ed infligge ai biancazzuri una punizione forse eccessiva e immeritata.

Pubblicità in concessione a Google

I ragazzi della Ars et Labor Grottaglie tengono il campo per la prima mezz’ora, poi sono costretti a cedere il passo ad una squadra più quadrata e convinta, che probabilmente aveva anche voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa rispetto alla scorsa stagione.

Buona la presenza di pubblico sugli spalti, considerando la calda giornata vacanziera, a testimonianza anche del buon lavoro svolto da tifosi ed ultras nel compattare intorno alla squadra la passione ed il contributo – anche economico – degli appassionati ai colori biancoazzurri.

La prima occasione da gol della partita, a circa dieci minuti dall’inizio, è dei grottagliesi, ma a Facecchia manca forse un po’ di coraggio nel tentare il tiro. Poi – dopo circa mezz’ora – il Potenza prende le misure ai grottagliesi e inanella una serie di gol che porteranno alla fine ad un risultato tennistico.

L’ultima occasione per i grottagliesi è forse il rigore chiesto a gran voce dal pubblico a circa metà del secondo tempo ma non concesso dall’arbitro; non sarebbe servito a ribaltare le sorti della partita ma almeno ad addolcire un po’ una sconfitta dalle proporzioni eccessive.

Piangere e lamentarsi non serve comunque a niente, serve voglia di reagire e fare bene, doti che l’Ars et Labor Grottaglie ha già dimostrato alla nine dello scorso campionato, conquistando sul campo la permanenza nel campionato di serie D.

Pubblicità in concessione a Google