
Vaticano – Un momento di grazia e misericordia.
Nel suo primo affaccio dalla Loggia di San Pietro, il nuovo Papa Leone XIV ha concesso l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli, secondo la tradizione che accompagna l’elezione di ogni Pontefice.
L’indulgenza plenaria è la remissione totale delle pene temporali dovute ai peccati già confessati e perdonati. Non si tratta della cancellazione del peccato (che avviene con il sacramento della Confessione), ma dell’effetto temporale che esso lascia sull’anima.
Robert Francis Prevost è il nuovo Papa: Leone XIV dagli Stati Uniti al cuore della Chiesa.
Cosa significa l’indulgenza plenaria?
L’indulgenza plenaria, concessa dal Papa “urbi et orbi” (alla città e al mondo), è un dono spirituale straordinario. Può essere ricevuta dai fedeli presenti fisicamente in piazza San Pietro o anche da casa, tramite la partecipazione spirituale attraverso i mezzi di comunicazione.
Come riceverla?
Per ottenere validamente l’indulgenza plenaria, il fedele deve:
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Essere in stato di grazia (confessione sacramentale nei giorni precedenti o successivi)
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Ricevere la Comunione eucaristica
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Recitare una preghiera secondo le intenzioni del Papa (Padre Nostro e Credo)
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Avere il distacco sincero da ogni peccato, anche veniale
È possibile applicare l’indulgenza a sé stessi oppure offrirla per un defunto, come atto di carità spirituale.
Un gesto di misericordia universale
La concessione dell’indulgenza plenaria da parte del nuovo Pontefice è un gesto di apertura e speranza, che richiama tutti alla conversione, alla preghiera e alla riconciliazione. Un segno di pace che abbraccia credenti di tutto il mondo, in un tempo in cui il mondo ha sete di perdono e rinascita.