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Allarme e preoccupazione tra i dipendenti Ilva di Taranto, che nel pomeriggio di oggi si sono visti recapitare una email, apparentemente firmata dal commissario Piero Gnudi, in cui si annunciava che il 12 febbraio sarebbe stata pagata solo una parte dello stipendio, ovvero quella relativa al solo periodo dal 21 al 31 gennaio 2015.

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La retribuzione relativa al periodo precedente la data del 21 gennaio, annunciava il messaggio, sarebbe stata pagata in data da destinarsi secondo l’evolversi della procedura affidata alla procura fallimentare del tribunale di Milano.

Facile immaginare la preoccupazione e lo sconcerto tra le migliaia dei dipendenti del siderurgico, che vedevano ridotto di due terzi lo stipendio di gennaio. A tranquillizzare gli animi le smentite subito giunte dai sindacati, che parlano di un falso o di una errata interpretazione di una procedura burocratico-amministrativa, dovuta al cambio di status della società Ilva, ammessa nei giorni scorsi alla amministrazione controllata.

Il sospetto è che si sia trattato di uno scherzo di pessimo gusto o di uno stratagemma per fomentare gli animi, ma la risposta si avrà solo tra un paio di giorni, quando gli stipendi saranno accreditati.

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