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«Palazzinari, cementificatori e speculatori edilizi vari puntano di nuovo l’attenzione sul progetto dell’ospedale “San Cataldo”.». Lo affermano gli attivisti del Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto”.

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«L’ospedale – scrivono gli attivisti penta stellati ionici – si trova al centro dell’attenzione dei suddetti gruppi di potere che hanno ormai ridotto la nostra città ad un cumulo di macerie.
Questa opera pubblica inutile e costosa, 140 milioni di fondi Cipe e 67 milioni di ulteriori risorse regionali, dovrebbe sorgere, fuori da ogni logica urbanistica, nella periferia orientale di Taranto, precisamente sulla strada ad alta intensità di traffico per San Giorgio Jonico (Strada Vicinale Galera Montefusco).
A nostro avviso non c’è la necessità di realizzare un nuovo ospedale perché Taranto è già dotata di 2 strutture pienamente funzionanti ed integrate col tessuto sociale e civile (Moscati e SS. Annunziata), su cui investire in termini di nuove infrastutture tecnologiche e qualifica del personale.
Piuttosto che costruire un nuovo ospedale s’implementi quindi il ‘San Giuseppe Moscati’ (ospedale Nord), situato poco distante dal centro urbano e ben collegato a tutta la provincia con la superstrada a 4 corsie.

Il punto strategico, la ristrutturazione delle due torri già esistenti, la costruzione di padiglioni o monoblocchi destinati a nuovi reparti un serio ed oculato investimento in macchinari e l’ottimizzazione dei reparti/personale – affermano gli attivisti del Meet Up tarantino, porterebbero l’ospedale Nord a ricoprire certamente un ruolo di centro d’eccellenza, facendo così risparmiare alla comunità quelle cifre da capogiro, he graverebbero solo sulle spalle dei cittadini, ed evitando vergognose speculazioni urbanistiche, ambientali e territoriali che lasceremmo in eredità ai nostri figli. Questo progetto inoltre strizza l’occhio all’altra offesa al nostro territorio, ovvero il progetto che la multinazionale Auchan vorrebbe imporre costruendo un altro centro direzionale-piattaforma commerciale a breve distanza dall’ipotizzato ospedale.

Siamo convinti sostenitori – sostengono gli “Amici di Beppe Grillo Taranto – che la vittoria sulle neoplasie sarà conseguenza dell’eliminazione delle fonti inquinanti; riconosciamo comunque la necessità di curare con le migliori tecniche e rapidamente i cittadini affetti da patologie, ma ribadiamo che la salute dei tarantini non ha bisogno di un’altra cattedrale nel deserto, ma di prevenzione e di riqualificazione della rete assistenziale domiciliare unita ad una nuova politica delle attività produttive che abbandoni l’approccio terzomondista che i vari governi nazionali di destra e di sinistra hanno imposto al nostro territorio dal dopoguerra.
Ci sembra quantomeno dannosa, inoltre, l’idea che i nostri amministratori hanno della città, vedendola come fucina di palazzi e costruzioni atte solo ad ingrassare le tasche di pochi, ignorando la situazione demografica territoriale, non supportata da una espansione demografica, creando così ghettizzazione e quartieri dormitorio e comportando il conseguente abbandono di molte zone cittadine a vantaggio dei paesi limitrofi, ed un aggravio dei costi di gestione dei tanti quartieri che si sono venuti a formare.
Ancora una volta evidentemente le scelte partono da priorità “altre” rispetto ad una seria e oculata programmazione: in una Regione che a 20 anni dal varo della Riforma Sanitaria non è stata in grado ancora di approvare un solo Atto Aziendale che prevede un’analisi corretta e dettagliata del fabbisogno di salute basato sul rilevamento dell’epidemiologia e sul monitoraggio delle liste di attesa per accedere alle diverse prestazioni, si preferisce sperperare denaro per cambiare la “bottiglia” lasciando invariato il contenuto. I fondi destinati al nuovo Ospedale andrebbero piuttosto investiti nel potenziamento del territorio e nel decentramento dell’assistenza al fine di creare quel filtro all’ospedalizzazione indiscriminata che rappresenterebbe l’unico vero indicatore dei reali dimensionamenti necessari alla nuova struttura.
Strutture di analisi statistica ed epidemiologica che non producono analisi, centri di controllo gestionale delle Aziende Sanitarie che non controllano né gestiscono alcunché, sono serviti solo a giustificare la gestione di un sistema sanitario che, paradossalmente, non ritiene prioritaria la salute dei cittadini.”

Per le motivazioni sopra esposte – concludono gli attivisti degli “Amici di Beppe Grillo Taranto” – invitiamo il Consiglio Comunale di Taranto a rigettare la variante urbanistica al progetto “San Cataldo” che autorizzerebbe questo inutile e costoso scempio!»

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