«Sulla Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1 giugno 2016 è stato finalmente pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2016 che approva il bando per la presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Il bando, emanato in attuazione della legge di stabilità per il 2016, si rivolge esclusivamente alle città metropolitane e ai comuni capoluogo di provincia con una dotazione importante di 500 milioni di euro.» A renderlo noto è Ance Taranto – Sezione Costruttori Edili di Confindustria Taranto.
«Dalla pubblicazione, dunque – ricorda Ance Taranto, ci sono 90 giorni a disposizione per le città come Taranto per presentare una proposta di riqualificazione delle periferie che punti a migliorarne qualità e decoro urbano, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, mobilità sostenibile e adeguamento delle infrastrutture destinate a servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.
Siamo già intervenuti su questa opportunità per Taranto – evidenzia la Sezione Costruttori Edili di Confindustria ionica – convinti dell’utilità di predisporre per tempo quanto necessario, individuando con chiarezza l’ambito di intervento, le priorità da perseguire e le azioni da mettere in campo. Il bando impone l’attivazione di un pieno coinvolgimento degli investitori privati, chiamati ad apportare risorse per almeno il 25% del valore della proposta, nel segno di un contributo pubblico che deve comunque essere in grado di innescare processi di rivitalizzazione economica e sociale dell’area prescelta. Per la città di Taranto, per molti versi una grande periferia urbana, si impone una precisa scelta dell’ambito che tenga in debito conto – oltre che le condizioni di degrado e l’urgenza di una decisa azione pubblica – la possibilità di richiamare investimenti privati, profit e no profit, in virtù di chiare convenienze di azione ed intervento.
Su questo profilo dell’azione che l’Amministrazione vorrà mettere in campo, come ANCE ci rendiamo disponibili a condurre in collaborazione le opportune valutazioni, con l’obiettivo di confermare quell’approccio pubblico-privato virtuoso che nel passato recente ha consentito a questa città di ricevere finanziamenti per diversi programmi complessi. Comprendiamo le difficoltà, anche tecnico-organizzative, ed è per questo che riteniamo indispensabile un approccio aperto e partecipato che possa far leva sulla volontà di fare e di contribuire concretamente dei diversi attori economici e professionali, delle imprese e del privato sociale.
Se si intende rinunciare al mero riconfezionamento di progettualità esistente, direzione che auspichiamo – conclude Ance Taranto, allora il tempo non è molto ed occorre quanto prima assumere le prime decisioni, meglio se concertate, sull’ambito e sulle priorità da seguire.»