Aprire un libretto postale per un bambino: «armatevi di tanta pazienza»

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Avete mai provato ad aprire un libretto postale per un bambino alle Poste? Beh… fatelo solo durante le ferie o quando avete, entrambi (genitori), un giorno di vacanza poichè le ore di permesso purtroppo non sono sufficienti.

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Partiamo dagli aspetti ormai consuetudinari nei nostri uffici postali: le lunghe file, gli sportelli insufficienti per gestire la troppa domanda, gli utenti impazienti che innescano liti verbali e sproloqui quotidiani. Ma se avete deciso di aprire un libretto postale per vostro figlio allora le scocciature, per lo più dovute alla burocratizzazione che attanaglia il nostro Paese, aumentano. Innanzitutto bisogna presentarsi entrambi. Tutti e due i genitori devono essere presenti agli occhi dell’impiegato di turno. Qui sarete costretti a leggere e firmare una caterva immane di documenti. Il prodotto offerto da Poste si chiama Libretto Dedicato ai Minori. E’ sicuramente la soluzione più semplice e conveniente per iniziare a gestire i propri risparmi. Sul foglio informativo Poste dice che il Libretto può essere aperto da entrambi i genitori oppure da un solo genitore appositamente delegato dall’altro e deve essere intestato esclusivamente al minore. Bene, quindi non occorrono entrambi i genitori… Purtroppo questa indicazione pare sia valida solo sulla carta ma non nella pratica. In diversi uffici postali del nostro territorio l’addetto di turno ha pretesto che entrambi i genitori fossero presenti. Non ha accettato deleghe di sorta. Un’anomalia visto che le info delle Poste indicano che con una delega si può evitare la presenza di entrambi.

L’apertura del Libretto Dedicato ai Minori, sempre secondo le info di Poste, può essere richiesta presso qualsiasi Ufficio Postale con un documento d’identità valido, codice fiscale del/dei genitori e del minore. Nella nostra perlustrazione in diversi uffici postali del territorio ci è capitato di trovare addetti che hanno richiesto la carta d’identità del minore, anche se questi ha pochi giorni di vita.

In altri invece è bastata la copia dell’estratto di nascita senza mimicamente chiedere la carta d’identità. Un’altra anomalia tutta nostrana.

Secondo Poste  chiunque, purché maggiorenne, può effettuare i versamenti: deve solo presentare il libretto all’Ufficio Postale al momento del versamento. Nel nostro giro alcuni addetti ci hanno fermamente indicato che solo i genitori possono versare. Al massimo il tutore o chi ne detiene la potestà, dichiarata prima chiaramente presso l’ufficio con annessi e connessi.

Bene anche qui come vedete una disparità di condizioni tra quanto Poste dichiara e quanto realmente fanno i suoi dipendenti. O meglio: se siete fortunati e beccate l’addetto “giusto” le indicazioni vengono considerate.

Giunti all’ufficio la lettera da prendere è la A. Se siete correntisti anche la E. Quando questa però viene chiamata. Armatevi di pazienza: al procedura è molto lunga e se beccate l’addetto inesperto saranno dolori per tutti e tre: voi, l’addetto e chi ha il numero seguente al vostro. Avrà tanto da aspettare se non ci sono altri sportelli abilitati. Non dimenticate di mettere in borsa della frutta o un biscotto per il bambino, potrebbe saltare la merenda o il pranzo. Questa è l’Italia.

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