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Un filmato storico, un documentario nostalgico addirittura del 1949, raccolta all’Italia tutta cosa si fa in un piccolo paese a circa 20 km da Taranto. Una puntata della famosa Settimana Incom.

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Le scene della sequenza a Grottaglie

Vasi di ceramica ordinatamente disposti sui tetti di case a un piano; uomini e bambini frantumano pezzi di argilla; un artigiano lavora la pasta dell’argilla su un tavolo piano; un artigiano lavora la creta sul piatto del tornio e ne ricava un vaso; altri dipingono i vasi; i vasi vengono disposti sulle mensole del laboratorio; presentazione dei manufatti terminati.

La Settimana Incom

La Settimana Incom è stato un cinegiornale italiano, distribuito settimanalmente nei cinema dal 15 febbraio 1946 al 1965 in 2554 numeri. Le puntate, della durata di circa 10 minuti ciascuna, venivano proiettate prima dell’inizio dei film. I servizi erano in gran parte incentrati sui bisogni della ricostruzione di uno Stato macerato dalle distruzioni belliche della guerra, oltre alle prospettive di riscatto e progresso. Come altri cinegiornali della INCOM, anche in quelli de La Settimana Incom, se da una parte l’intento era la divulgazione della condizione nazionale, i servizi erano però molto intrisi di positività su un futuro radioso e a portata di tutti i ceti sociali, nascondendo talvolta le reali differenze che si consolidarono anche nel dopoguerra, producendo di fatto una sorta di antirealismo. Guido Notari sarà la voce ufficiale della Settimana Incom dove dal 1946 sino a poche settimane prima della sua morte (dal numero 1 al nº 1.500) leggerà tutti i servizi.

L’Istituto Luce-Cinecittà

Istituto Luce-Cinecittà è la società pubblica che opera come braccio operativo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e una delle principali realtà del settore cinematografico, con una varietà di impegni e attività che si traducono nella più ampia missione di sostegno alla cinematografia e all’audiovisivo italiani.

Con l’approvazione nel luglio 2017 dell’acquisizione del ramo d’azienda di Cinecittà Studios, gli storici studi di Via Tuscolana sono ritornati sotto il controllo pubblico gestiti e coordinati da Istituto Luce-Cinecittà, che ne cura ampliamento e valorizzazione delle attività. Così, a fianco delle sue storiche competenze si unificano a quelle di Luce-Cinecittà le attività degli Studios: dalla gestione dei teatri di posa, alle costruzioni scenografiche, al lavoro di maestranze, passando per la post-produzione digitale, la conservazione delle opere (con un laboratorio destinato alla salvaguardia del nostro straordinario patrimonio filmico e archivistico); fino alla ricezione turistica, ad eventi e mostre, alla diffusione di prodotti con il marchio Cinecittà: un brand conosciuto in tutto il mondo. Per giungere alla nascita del futuro MIAC, il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, un grande innovativo spazio permanente che narrerà la storia dell’immaginario degli italiani nel XX e XXI secolo. Così da fare di Cinecittà un polo unico e internazionale in grado di unire tutta la filiera del cinema e dell’audiovisivo: dalla produzione alla promozione, alla formazione (con attività di corsi, seminari, scambi Erasmus), alla scoperta per tutti del mondo dello spettacolo.Un ampliamento in piena sinergia con le storiche attività di sostegno e valorizzazione del cinema italiano assegnate al Luce: la distribuzione e promozione di opere prime e seconde di produzione italiana, un impegno fondamentale per l’intero comparto nazionale nella scoperta dei cineasti del futuro; la conservazione, valorizzazione e diffusione dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce.

Istituto Luce-Cinecittà è attiva nell’organizzazione in tutto il mondo – d’intesa con le principali istituzioni culturali internazionali – di rassegne e retrospettive sul cinema italiano classico e contemporaneo, e nella promozione e lo sviluppo della distribuzione di film italiani contemporanei sui mercati esteri, con un lavoro di relazione con i principali Festival e Mercati internazionali, e la presenza in paesi dal forte potenziale commerciale. Il Luce dispone di una cineteca che conta circa 3.000 titoli maggiormente rappresentativi della produzione filmica italiana, sottotitolati in lingua straniera, che alimentano l’attività di promozione culturale all’estero.

L’Azienda è editore del daily on line CinecittàNews, che fornisce costantemente notizie e aggiornamenti legati a tutto il cinema italiano, del bimestrale 8½, in collaborazione con Anica e DG Cinema, e del periodico web DgcNews, in collaborazione DG Cinema. Strumenti divenuti nel tempo abituali per tutti gli operatori e per una vasta platea di appassionati, cui si aggiunge un nuovo progetto di editoria digitale sulla storia del cinema e sui nuovi linguaggi audiovisivi.

Nell’ambito delle funzioni di supporto alla DG Cinema del MiBACT, Luce Cinecittà gestisce il Fondo per la Produzione, la Distribuzione, l’Esercizio e le Industrie Tecniche previsto dalla Legge Cinema, nonché la gestione delle attività dei Media Desk del progetto Europa Creativa.

L’Archivio Storico Luce

Parte importante di Istituto Luce Cinecittà, L’Archivio Storico Luce è uno dei più ricchi al mondo, e continua a incrementarsi per divenire la memoria audiovisiva del ‘900 italiano e dell’area del Mediterraneo.  Un vasto patrimonio composto da fondi cinematografici, fotografici e documentari. A partire dalla produzione diretta di immagini fisse ed in movimento dal 1924 (anno della sua nascita) al 1962, a collezioni private e fondi audiovisivi acquisiti nel tempo. Un arco temporale che copre tutto il Novecento. Cinegiornali, documentari, repertori, fotografie, un archivio della contemporaneità. Un insieme di produzione documentaria che ben rappresenta il “secolo breve”.

Significativa è la produzione documentaristica, con titoli che traggono principalmente materia dall’Archivio Luce, e dalla possibilità che registi e curatori vi trovano per rileggere al presente, con pagine inedite, creative e rigorose, la Storia del Paese attraverso un secolo di immagini.

Nel 2013 il Fondo Cinegiornali e Fotografie dell’Istituto Nazionale L.U.C.E. è entrato, unico tra gli archivi audiovisivi italiani, nel prestigioso Registro Memory of the World dell’UNESCO  con la seguente motivazione: “La collezione costituisce un corpus documentario inimitabile per la comprensione del processo di formazione dei regimi totalitari, i meccanismi di creazione e sviluppo di materiale visivo e le condizioni di vita della società italiana. Si tratta di una fonte unica di informazioni sull’Italia negli anni del regime fascista, sul contesto internazionale del fascismo (tra cui l’Africa orientale e l’Albania, ma anche ben oltre le aree occupate dall’Italia durante il fascismo, soprattutto per quanto riguarda il periodo della Seconda Guerra Mondiale) e sulla società di massa negli anni Venti e Trenta del Novecento.

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