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Attenti alla salute dei nostri cani. Ci stanno giungendo diverse segnalazioni della presenza della cosiddetta processioria sulle strade di Grottaglie, per la precisione sui marciapiedi in prossimità degli alberi di pino.

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Questo insetto è conosciuto anche perché nocivo per le specie a sangue caldo, uomo compreso; i danni provocati dalla penetrazione dei peli nella cute umana, possono essere modesti o assumere notevole gravità. Nella pelle, dove si infiggono le setole o i loro frammenti, insorge un molestissimo eritema papuloso, fortemente pruriginoso, che può scomparire dopo qualche giorno; mentre conseguenze più gravi, si hanno quando i peli, o frammenti di essi, giungono a contatto con l’occhio, la mucosa nasale, la boccao peggio ancora, quando penetrano nelle vie respiratorie e digestive. In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria nelle aree ritenute a rischio infestazione (cfr. Decreto Ministeriale 17.04.1998, poi abrogato e sostituito con D.M. 30.10.2007, pubbl. in G.U. 16 febbraio 2008, n. 40.).

Questo pericoloso lepidottero può essere combattuto utilizzando diversi metodi: innanzi tutto con trattamenti insetticidi diretti sulle larve all’aperto: il nido, infatti, neutralizza l’efficacia del trattamento. Per l’eliminazione delle larve morte, occorre comunque utilizzare la massima cautela; anche se il metodo migliore consiste certamente nel bruciarle, i residui carbonizzati risultano ugualmente urticanti, perciò è da evitare il rimanere sottovento o nelle vicinanze del falò, soprattutto con parti del corpo scoperte (compresi viso e occhi).

La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti dei cani, i quali, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto.

I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso grav: dall’improvvisa e intensa salivazione all’infiammazione acuta.

I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.

Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre,rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

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