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«SEL continua la sua azione politica per mettere in discussione le scelte che il Governo continua a voler calare sulle teste dei cittadini. Assieme al lavoro svolto dalla Federazione, dai Circoli di Taranto e da tutto il Partito su “Tempa Rossa”, abbiamo sollevato anche in Parlamento la questione. Il Senatore Dario Stefàno e l’On.Donatella Duranti hanno depositato interpellanza, rispettivamente nei due rami del Parlamento, ai Ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno in merito al progetto “Tempa Rossa”.» Lo rende noto il coordinatore provinciale di SEL, Maurizio Baccaro, che in una nota scrive: «Come noto, tale progetto riguarda un giacimento petrolifero della Total E&P, sito in Basilicata, che avrà una capacità produttiva giornaliera di oltre 50000 barili di petrolio, 230000 metri cubi di gas e 240 tonnellate di GPL.

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Lo stoccaggio e la movimentazione del greggio prodotto – ricorda Baccaro – riguarderà l’impianto di raffinazione ENI di Taranto, con conseguente emissione di composti organici volatili, fra cui gli “IPA” (Idrocarburi policiclici aromatici), in una città che subisce già una allarmante incidenza delle patologie tumorali.

Bisogna ricordare che l’allora Ministro dell’Ambiente, in data 27.10.2011, decretò la compatibilità ambientale al progetto “Tempa Rossa” rilasciando “l’autorizzazione all’esercizio”, VIA-AIA.

Tutto questo senza attendere il parere endoprocedimentale della Regione che, fra le altre cose, prescriveva a carico dell’ENI la presentazione all’ARPA e all’ASL territorialmente competente della Valutazione di Incidenza Sanitaria (VIS). Documento che, ad oggi, non è mai stato depositato.

Successivamente – prosegue Baccaro, nell’ottobre 2012, il Comune di Taranto approvò un ordine del giorno con cui si deliberava l’orientamento contrario alla realizzazione da parte dell’ENI dell’impianto di stoccaggio.

Ci sono potenziali rischi per i cittadini della provincia jonica, già martoriata, ed infatti l’Assessorato regionale per l’ambiente, il 30 settembre scorso, ha disposto la costituzione di una cabina di regia ARPA-ARES-ASL per la valutazione del danno sanitario.

Per tutto questo – prosegue la nota di Maurizio Baccaro – l’Onorevole Duranti, a nome di Sinistra Ecologia Libertà Taranto, chiede al Ministro dell’Ambiente di fermare l’iter di Autorizzazione VIA-AIA in attesa di conoscere gli esiti della valutazione del danno sanitario. Infatti, qualora l’esito fosse negativo, ci troveremmo di fronte ad un impianto in costruzione, se non addirittura in esercizio, al di fuori del “principio di precauzione” previsto dalla normativa europea.

Si chiede inoltre quali interventi i Ministri della salute e dell’Interno intendano adottare in via precauzionale, nell’ambito delle rispettive competenze, al fine di evitare un conflitto procedurale sia dal punto di vista Amministrativo e giuridico che dal punto di vista sociale, in un territorio già fortemente segnato dal punto di vista sanitario, occupazionale, ambientale e paesaggistico.

Nel frattempo, prendiamo atto che il PD continua a occuparsi di come trasportare subito il risultato delle larghe intese provinciali con Forza Italia, in direzione Comune di Taranto dove il Sindaco ha aperto ad un nuovo rimescolamento dei ruoli.

Ci piacerebbe sapere – scrive il coordinatore provinciale di SEL – come mai ne l’On.Pelillo ne il Segretario Regionale Michele Emiliano prendono posizione nei confronti del Governo nazionale che ha dichiarato di voler procedere speditamente in favore della costruzione dell’insediamento. Non vorremmo che l’argomento “Tempa Rossa”, fino ad ora, sia stato solo un elemento utile per attaccare le Giunta Vendola. Adesso che Enti Locali e cittadini sono uniti nel chiedere al Governo lo stop dell’iter autozizzativo, sarebbe una colossale beffa se le larghe intese, invocate da qualcuno in nome dell’emergenza Taranto, producessero proprio l’effetto di dare il via libera a “Tempa Rossa” sull’asse tra il Governo Renzi e la Provincia guidata da Tamburrano

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