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Sono sempre più numerose le segnalazioni da parte delle imprese in merito al ricevimento di bollettini che richiedono versamenti con riferimento, ad esempio, all’iscrizione in Registri telematici. Tali bollettini riportano in modo ingannevole l’obbligatorietà dei pagamenti richiesti, utilizzando spesso la denominazione della Camera di commercio di Taranto per indurre a procedere.

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La Camera di commercio di Taranto, informa attraverso una nota diffusa ai media, che è completamente estranea a tali richieste, per cui le imprese ed i professionisti devono prestare la massima attenzione.

Nella comunicazione viene diffuso un vademecum contenente le istruzioni su come prestare attenzione. Per difendersi da queste pratiche commerciali INGANNEVOLI è sufficiente seguire alcuni semplici suggerimenti.

Per quel che riguarda il pagamento del diritto annuale dovuto dalle imprese alla Camera di commercio di Taranto, esso deve essere versato utilizzando il modello F24 o utilizzando la piattaforma PAGO P.A. disponibile sul sito: http://dirittoannuale.camcom.it.
Le Camere di commercio non emettono più bollettini di conto corrente postale per il pagamento del diritto annuale. Bisogna, pertanto, diffidare da tali richieste perché non provengono dall’Ente camerale.
Qualunque dubbio può essere fugato:
– consultando la sezione del sito istituzionale dedicata al Diritto annuale nella quale da molti anni le imprese sono informate sulle modalità corrette e invitate a prestare attenzione agli inganni: http://www.camcomtaranto.gov.it/Pagine/Tributi/intro.shtml;

– o chiedendo informazioni e chiarimenti direttamente all’Ufficio Entrate della Camera di commercio Viale Virgilio n. 152 – 74121 TARANTO – Tel. 099 778 3150 – 099 778 3129 – Fax diretto 099 778 3042; email: dirittoannuale@ta.camcom.it
orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 11,00.

Qualunque comunicazione cartacea provenga dalla Camera di commercio di Taranto è chiaramente identificabile in quanto redatta su carta intestata dell’Ente, protocollata e sottoscritta dai Responsabili dei diversi Servizi camerali. Le comunicazioni che pervengono in forma telematica e via PEC sono anch’esse tracciabili e verificabili.
In caso di dubbio:
– inviare una e-mail a cciaa.taranto@ta.legalmail.camcom.it;

– o chiamare gli uffici camerali:
http://www.camcomtaranto.gov.it/Pagine/Contatti/Contatti.shtml.

Se è accertato che la comunicazione ricevuta è ingannevole, è importante segnalare l’accaduto all’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato: http://www.agcm.it/moduli/tutela-del-consumatore/55-tutela-consumatore/contact-center/5616-come-segnalare.html.

E’ molto utile informare anche la Camera di commercio che, con la propria Unione nazionale, procede regolarmente ad avviare tutte le azioni necessarie a tutelare le imprese da tali pratiche commerciali ingannevoli.

L’Autorità Garante per la concorrenza e per il mercato ha pubblicato un importante Vademecum anti-inganni contro le indebite richieste di pagamento alle aziende.
Il Vademecum è scaricabile qui:CLICCA.  Leggerlo consente di attrezzarsi contro le diverse truffe in atto da molto tempo ai danni delle attività imprenditoriali.

 

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