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«Ancora un passo avanti per l’istituzione della Zes jonica. La Regione Puglia ha fatto la sua parte, ora spetta al Governo centrale fornire risposte.» E’ quanto dichiara il consigliere regionale Mino Borraccino.

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«Con la trasmissione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Piano Strategico relativo alla “Zona Economica Speciale Interregionale Jonica”, avvenuta nei giorni scorsi – spiega l’esponente ionico di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali, si segna un deciso passo in avanti per l’istituzione della ZES che graviterà attorno al Porto di Taranto, interessando un’ampia area della provincia fino ad arrivare a coinvolgere anche la Basilicata.

Come già evidenziato nelle scorse settimane, ritengo che questa sia una grande opportunità per tutto il territorio tarantino, a maggior ragione se dovesse essere accolta la richiesta, opportunamente avanzata in modo congiunto dalla Regione Puglia e dalla Regione Basilicata, di esentare dal pagamento delle imposte, per la durata di dieci anni, tutti i nuovi investimenti che insisteranno sull’area interessata dalla ZES.

Con l’approvazione e la trasmissione del Piano Strategico a Roma si può dire che la Regione Puglia ha fatto fino in fondo la sua parte, e ora spetta al Governo centrale fornire una risposta e, soprattutto, concludere celermente il lungo e complesso iter procedurale per arrivare alla definitiva istituzione della ZES jonica, obiettivo che oggi sembra finalmente a portata di mano.

Grazie a questo strumento e ai benefici in termini fiscali e di semplificazione amministrativa che ne seguiranno per agevolare gli investimenti, sarà possibile dare un significativo impulso alla crescita economica e occupazionale di tutto il territorio, fornendo una risposta lungamente attesa da cittadini in cerca di lavoro e imprenditori.

La ZES – conclude Borraccino – può rappresentare davvero un fondamentale volano per lo sviluppo di Taranto e di tutta l’area jonica, e per questo vigileremo e proseguiremo nella nostra attività di impulso, affinchè questa grande occasione non vada sprecata.»

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