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«È stato confermato venerdì scorso l’impegno, per un altro anno, da parte dell’Asl di Taranto, per tenere in piedi il “Centro Salute e Ambiente”.» Lo rende noto il consigliere regionale Cosimo Borraccino.

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«Possiamo dire certamente – prosegue l’esponente ionico di Sinistra Italiana – che questa è davvero una buona notizia!
In linea con quanto, da alcune settimane, avevo chiesto al Direttore del Dipartimento della Promozione della Salute della Regione Puglia, dottor Giovanni Gorgoni ed allo stesso Direttore Generale della Asl tarantina, dottor Stefano Rossi.
Oggi infatti i lavoratori, i cui contratti scadono tra pochissimi giorni, hanno ricevuto il telegramma per la proroga dei rapporti di lavoro per altri 12 mesi.
Oltre quindi alla risoluzione del problema dei contratti di lavoro, per alcune decine di unità lavorative precarie, questa è soprattutto un’ottima notizia per la prevenzione della salute dei tarantini.

Adesso però – aggiunge Cosimo Borraccino – bisognerà lavorare in questo anno per rendere stabile e fisso questo punto di analisi medico-scientifica essenziale che abbina l’azione di prevenzione a quella di ricerca, oggetto, tra le altre, anche di attenzione da parte di Università americane che chiedono collaborazione ed offrono partnership alla nostra Asl.
Tutto ciò dimostra, una volta tanto, che Taranto non è la Cenerentola della nazione per l’offerta sanitaria!
Dovremmo evitare dunque, con l’impegno di tutti gli attori istituzionali, di arrivare agli ultimi giorni, come accaduto quest’anno, per prorogare i contratti e per mantenere in piedi un importante strumento conoscitivo per le malattie tumorali e per l’inquinamento dell’aria nella nostra provincia.

Occorrerebbe anzi ampliare il progetto, così come aveva ipotizzato la Giunta Vendola, negli ultimi mesi della sua esperienza, integrandolo col “Centro Jonico Salentino” ed estendendo quindi la ricerca e la prevenzione alle province di Brindisi e Lecce, perché – conclude Cosimo Borraccino – gli ultimi dati epidemiologici ci informano della presenza di un forte aumento di malattie oncologiche anche nelle due province salentine

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