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«Un’attenta lettura della prima stesura del Piano Strategico del Turismo della Puglia, che verrà presentato al Governo entro Luglio, merita alcune considerazioni.» Lo dichiara il consigliere regionale Cosimo Borraccino, presidente II Commissione (Affari Generali e Personale) della Regione Puglia.

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«Il Piano – afferma Borraccino – risulta ben strutturato in quanto rende partecipi a più livelli tutte le figure professionali correlate al settore direttamente e indirettamente e gli Enti Locali in sinergia con associazioni, sindacati e Università, al fine di promuovere uno sviluppo ben organizzato e solido.

Un aspetto da focalizzare: la centralità che l’Ente Regione Puglia deve rivestire nel ruolo di coinvolgimento e concertazione di tutti i singoli enti locali al fine di poter ottenere la massima visibilità per tutti i territori regionali e la valorizzazione degli stessi.
Sarebbe auspicabile ampliare così la durata della stagionalità turistica a periodi non più solo limitati ai mesi estivi, elaborando quindi una strategia di promozione del territorio che abbia come obiettivo un turismo “interstagionale” la cui fonte di interesse siano i paesaggi, il mare, ma anche la cultura, la tradizione, il folklore, l’enogastronomia, gli aspetti peculiari e pittoreschi delle realtà pugliesi.

Sarebbe utile – prosegue Borraccino – prevedere un’azione tendente a potenziare lo sviluppo dei territori attraverso il rilancio dei siti archeologici abbandonati promuovendone dapprima uno studio e un censimento, e successivamente sollecitando i Comuni coinvolti a proporre Bandi che ne prevedano l’affidamento per la valorizzazione e la fruizione degli stessi siti.
Punto da non sottovalutare, infine, concerne il potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti tra le nostre province e il territorio interregionale e internazionale. Non va infatti dimenticato che la valorizzazione del territorio risulta incompleta se simultaneamente non viene garantito un collegamento efficiente che consenta al turista di potervi arrivare e potersi muovere con agevolezza e modernità: viceversa si rischia di scoraggiare avventori e imprese locali.
L’impegno – conclude Borraccino – deve essere dunque quello sì di valorizzare il territorio ma armonicamente renderlo ben inserito nelle tratte internazionali e nazionali, potenziando sia i collegamenti aeroportuali che quelli ferroviari.»

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